Mondiali in Qatar. Dua Lipa smentisce la sua partecipazione. Ma molte superstar non rinunciano all’ingaggio

Conto alla rovescia per l’inizio dei Mondiali di calcio in Qatar. Non è ancora chiaro il parterre di artisti che si esibirà durante la cerimonia inaugurale. Per certo Dua Lipa non ci sarà, in protesta per la mancata tutela dei diritti umani. 

Dua Lipa
Dua Lipa in concerto – Nanopress.it

Per alcuni no illustri però, ce ne sono altrettanti che hanno accolto favorevolmente una loro esibizione durante il corso della competizione sportiva. Vediamo quali sono.

Dua Lipa assente

Domenica avrà inizio il Campionato mondiale di calcio in Qatar. L’atteso evento sportivo durerà praticamente un mese, fino a culminare con la finalissima il 18 dicembre. Per inaugurare la kermesse erano circolate alcune indiscrezioni che indicavano come protagonista designata Dua Lipa, popstar inglese di fama planetaria.

La cantante ventisettenne, però, ha negato che si esibirà durante la cerimonia di apertura. Il motivo è da attribuire all’importanza che il Paese ospitante riserva ai diritti umani. Finché non ci sarà un effettivo rispetto di essi, l’artista non ci pensa proprio a essere della partita.

In un post su Instagram ha affermato: “Non sono mai stata coinvolta in trattative riguardanti una mia performance. (…) Tiferò l’Inghilterra da lontano e visiterò il Qatar solo quando avrà mantenuto tutti gli impegni che erano stati presi sui diritti umani quando vinse il diritto di essere il Paese ospitante della Coppa del mondo”.

I diritti umani inesistenti

È tuttavia assai difficile che la circostanza possa verificarsi, soprattutto a stretto giro. Se si ripercorrono le tappe ci si ritrova infatti di fronte a numerose vicende controverse in tema di diritti delle persone. Tra queste c’è la morte di almeno 6.500 lavoratori.

Il Qatar, per costruire le infrastrutture funzionali allo svolgimento della manifestazione, ha lasciato che i lavoratori coinvolti operassero in condizioni di totale mancanza di sicurezza nei cantieri. La maggior parte di loro erano migranti la cui manodopera veniva consapevolmente sfruttata con paghe miserrime. Erano costretti a lavorare per lunghe ore con il caldo asfissiante e a vivere in alloggi squallidi e anche essi pericolosi. Il trattamento riservato a queste persone ha poi causato la morte di molte di loro, come abbiamo raccontato su questo giornale.

Gli scandali non finiscono qui. L’ultimo in ordine cronologico è stato la criminalizzazione delle relazioni tra persone dello stesso sesso, tanto da voler scoraggiare i tifosi a sostenere apertamente le battaglie del movimento LGBTQ+ e i relativi diritti quando si troveranno nel Paese per vedere le partite.

Rod Stewart e il compenso rifiutato

Dua Lipa non è l’unica artista a essersi sfilata. Rod Stewart, cantautore inglese leggenda del rock con oltre 250 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, ha dichiarato di aver rifiutato un ingaggio di oltre 1 milione di dollari per esibirsi in Qatar l’anno scorso. “Non è giusto andare, e gli iraniani dovrebbero essere esclusi per aver inviato armi (alla Russia, ndr)”, ha commentato duramente al Sunday Times.

Rod Stewart
Rod Stewart – Nanopress.it

Ma per ogni no che gli organizzatori del torneo hanno ricevuto, ci sono anche molti sì da parte di popstar altrettanto blasonate. Evidentemente per loro non fa alcuna differenza se le persone locali godano o meno dei diritti che gli spettano in quanto esseri umani. Lo show va avanti, purché ben retribuito.

Chi ci sarà

Tra questi c’è Jung Kook, la star k-pop dei BTS. Il cantante è, fino a ora, l’unico performer ufficialmente confermato per la cerimonia inaugurale del 20 novembre allo stadio Al Bayt. Altri artisti presenti saranno il rapper statunitense Diplo, il dj suo connazionale Calvin Harris e il cantante giamaicano Sean Paul. Si esibiranno tutti durante il Fifa Fan festival che si terrà durante i 29 giorni della competizione.

Jung Kook
Jung Kook – Nanopress.it

Infine, impossibile non ricordare come il calciatore inglese David Beckham sia stato scelto come ambasciatore dell’evento sportivo. Sembra che l’accordo preveda un compenso di 10 milioni di sterline. La scelta di accettare ruolo e ingaggio è stata duramente contestata considerato che lui era sempre stato visto come un alleato della comunità LGBTQ+.

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