Monica Vitti è stata una delle attrici italiane più amate di sempre. Ecco svelato il vero motivo della sua morte.
Lo scorso 2 febbraio tutto il mondo del cinema italiano è rimasto senza parole per la scomparsa di una delle sue migliori attrici che abbia mai avuto. Stiamo parlando di Monica Vitti.
Nata a Roma sotto il nome di Maria Luisa Ceciarelli, la donna si era ritirata da oltre vent’anni in casa senza farsi vedere in pubblico per via di una malattia da cui era stata affetta.
Monica Vitti: ecco le cause della sua morte
All’età di 90 anni, muore dopo tanti anni di sofferenza nella sua amatissima città dopo aver avuto tantissimo successo per via della caratterizzazione di alcuni personaggi a cui ha dato volto sul grande schermo.
Nel corso della sua carriera è stata considerata la mattatrice della commedia italiana venendo paragonata ad alcuni colleghi come Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni.
Tra i premi ricevuti dalla donna ci sono cinque David di Donatello, un Leone d’oro oltre a tre Nastri d’Argento, un Ciak d’oro, dodici Globi d’Oro e tantissimi altri premi per le sue interpretazioni e la sua carriera.
Nonostante sia nata a Roma ha vissuto al sua infanzia a Messina per via del lavoro del padre e tutti quanti la chiamavano “sette vistini” in quanto tendeva a vestirsi con numerosi strati di indumenti per la sua freddolosità.
Questo nomignolo non se l’è mai scordato a tal punto da farlo diventare il titolo della sua biografia Sette Sottane pubblicato nel 1993 a cui è seguito nel 1995 il secondo Il letto è una rosa.
Il suo nome d’arte Monica deriva dal personaggio di un libro che aveva letto mentre il cognome Vitti deriva da quello di sua madre, Vittiglia, che la donna aveva perso in giovane età.
Dal punto di vista sentimentale, la Vitti è stata legata prima al regista Michelangelo Antonioni e poi con Carlo Di Palma, direttore della fotografia per poi passare il suoi restanti anni con Roberto Russo regista e fotografo di scena.
Proprio quest’ultimo, in un’intervista rilasciata a Walter Veltroni sul Corriere ha ammesso che Monica Vitti non è morta come in molti credono a seguito dell’Alzheimer ma per via della demenza a corpi di Lewy.
Questa malattia è considerata la terza causa di demenza dopo l’Alzheimer e la forma vascolare e può essere confusa con il Parkinson per via di alcuni sintomi simili tra cui il tremore.
Le parole del marito
Secondo il primario dell’Unità di Riabilitazione Disturbi Neurologici-Cognitivi- Motori, Sandro Iannacone dell’Ospedale San Raffaele di Milano, i primi sintomi della demenza a corpi di Lewy si presenta con incubi e disturbi del sonno.
A questi si associano vuoti di memoria e allucinazioni e stando alle parole del compagno di Monica Vitti lei era molto abile a nascondere questi disturbi senza che nessuno si accorgesse della sua malattia.
“Era bravissima. Io mi ero accorto che qualcosa non andava come sempre. Che la memoria la stava abbandonando, lentamente ma, per me, visibilmente. La portai da un famoso medico. Lei sfoderò le sue doti di camuffamento e alla fine questo luminare mi investì dicendo che Monica stava benissimo e che ero io a dovermi far visitare”
Nell’intervista rilasciata a Veltroni, Roberto Russo svela anche cosa è accaduto nelle ultime ore prima che la donna morisse, commovendo tutti quanti i lettori che l’hanno amata profondamente.
L’uomo racconta che la Vitti, la sera prima era diversa rispetto gli altri giorni e la mattina hanno chiamato l’autombulanza ma che si sono fermati al primo ospedale in quanto non c’era nulla da fare.
Nonostante la sua malattia, la donna ha trovato la forza per scrivere un biglietto a suo marito in cui si legge “Niente è bello senza di te”.