I principali dati che emergono dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato oggi, evidenziano un leggero miglioramento della situazione legata al Covid-19 in Italia. L’indice Rt è di 0,97 (per il periodo 11-24 agosto), contro il dato di 1,01 riferito alle due settimane precedenti.
L’indice Rt torna dunque sotto l’1 dopo 6 settimane. Anche l’incidenza settimanale nazionale registra un lieve calo: da 77 a 74 casi ogni 100mila abitanti. Intanto Mario Draghi ha parlato in conferenza stampa della situazione legata al Covid e di molti altri temi. In particolare il premier ha dichiarato che la terza dose di vaccino verrà somministrata a partire dall’autunno e che, non appena possibile, verrà introdotto l’obbligo vaccinale.
Iss, Rt e incidenza in calo. 17 Regioni a rischio moderato
Il rapporto ISS pubblicato oggi evidenzia il miglioramento, seppur lieve, dei principali indici di contagio. Tuttavia aumentano le Regioni classificate a rischio moderato. L’Rt, calcolato sui casi sintomatici, cala a 0,97 e anche quello riferito ai cali con ricovero ospedaliero è in diminuzione. L’incidenza cala da 77 a 74 casi su 100mila abitanti nel periodo 27 agosto-2 settembre. Questo valore rimane comunque ben al di sopra della soglia di 50, che permetterebbe il tracciamento dei contagi.
Per quanto riguarda la situazione delle singole Regioni, la Sicilia rimane l’unica Regione in zona gialla. La Sicilia continua infatti ad avere gli indicatori decisivi sopra la soglia: 22,5% di pazienti Covid in area medica (contro la soglia del 15%) e 13,9% in terapia intensiva (contro la soglia del 10%). Molto al limite la situazione della Sardegna, che supera la soglia della terapia intensiva (13,2%) e sfiora quella relativa all’area medica. Anche la Calabria resta in zona bianca, pur superando il valore limite per l’area medica (16,8%).
Le Regioni e provincie autonome considerate a rischio moderato salgono a 17, contro le 10 del monitoraggio precedente. Si tratta di: Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Veneto, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Puglia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, e le province autonome di Trento e Bolzano. A rischio basso rimangono invece: Sardegna, Toscana, Umbria e Val d’Aosta. La Sardegna, nonostante gli alti valori ospedalieri, vede infatti i casi giornalieri in calo.
Draghi: “Sì a terza dose e obbligo vaccinale”
Nella conferenza stampa di ieri, 2 settembre, Mario Draghi ha affrontato numerosi temi legati sia alla situazione Covid che ad altre questioni nazionali ed internazionali. In particolare il premier, accompagnato anche dal ministro Speranza e da altri ministri, si è concentrato sui temi della terza dose, dell’obbligo vaccinale e dell’estensione del Green Pass, obbligatorio dal 1° settembre anche sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza. Draghi si è detto soddisfatto per l’andamento della campagna vaccinale, che vede circa il 70% dei cittadini over 12 aver ricevuto la doppia dose di vaccino.
Il premier ha continuato spiegando che l’intenzione del Governo è quella di estendere ulteriormente l’uso del Green Pass, ma che andranno definite le modalità in cabina di regia. La domanda non è dunque “se” verrà esteso, bensì “in che modo”. Draghi e Speranza hanno inoltre dichiarato che da fine settembre si inizierà con la somministrazione della terza dose, a partire dai soggetti più fragili. Il premier si è detto inoltre favorevole all’introduzione dell’obbligo vaccinale, una volta che il vaccino non sarà più considerato un farmaco d’emergenza.