Un medico è stato brutalmente aggredito nell’ospedale di Monopoli, in provincia di Bari da un ‘frequentatore abituale’ della struttura, noto per essere incline alla violenza. Trauma cranico, due costole rotte, una ferita al labbro inferiore e ancora escoriazioni al volto e alle braccia è quanto ha riportato il dottore. Tutto è successo nell’ambulatorio di ortopedia del Presidio Ospedaliero.
A raccontare la vicenda è stata proprio la vittima. ‘Mi stavo recando in ambulatorio con una signora che aveva chiesto di poter avere informazioni, quando trovavo un noto personaggio, frequentatore del pronto soccorso e dell’ambulatorio, che, iniziando a straparlare e a offendere, chiedeva di essere visitato per primo. Invitato ad attendere in corridoio, questi si dirigeva nel corridoio che funge da sala di attesa. Ero seduto dietro la scrivania dell’ambulatorio,chiedendo informazioni al medico del Pronto Soccorso, che mi riferiva che avevano già chiamato la Polizia’.
Poi il momento drammatico dell’aggressione: ‘Il personaggio entrava correndo, e scaraventandomisi addosso mi faceva cadere a terra con tutta la scrivania, continuando a colpirmi con calci e pugni mentre ero a terra. Per fortuna l’intervento dell’ausiliario evitava che fossi colpito anche con un pesante sgabello. Subito dopo l’aggressore scappava, evitando gli agenti della polizia che erano tempestivamente accorsi’.
Il medico ha poi aggiunto che già in passato la stessa persona aveva scatenato accese discussioni. In un’occasione aveva minacciato anche una collega di reparto.
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Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, ha dichiarato: ‘I medici sono sempre in prima linea in una guerra che non conosce tregue, neppure per il Natale abbiamo chiesto al Governo interventi urgenti, che auspichiamo siano messi in atto con il nuovo anno. Noi però non possiamo più aspettare: proporrò al Comitato Centrale di istituire un fondo per costituirci parte civile in tutti i processi contro i medici vittima di aggressioni. Diciamo basta alla violenza contro i medici, firmiamo tutti insieme l’armistizio di questa stupida e insensata guerra, nella quale i medici soccombono sotto il fuoco amico dei loro stessi pazienti e sotto lo sguardo inerme e indifferente delle istituzioni’.
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