Due alpinisti, probabilmente di nazionalità svizzera, sono morti sul Cervino a causa di una brutta caduta. I corpi sono stati recuperati dal Soccorso alpino valdostano.
Un altro terribile incidente è avvenuto ieri sulle montagne. A quanto pare due alpinisti di nazionalità svizzera sono morti sul Cervino a causa di una caduta di circa 400 metri nella zona della Cresta del Leone. A ritrovare i corpi è stato il Soccorso alpino, con l’aiuto della guardia di finanza di Cervinia.
Il terribile incidente avvenuto lunedì sul versante italiano del Cervino ha causato la morte di due alpinisti di nazionalità svizzera.
I due, in base alle prime ricostruzioni, sono caduti per circa 400 metri. Secondo i soccorsi la caduta potrebbe essere avvenuta dalla zona del Colle del Leone.
I due alpinisti erano ben legati in conserva e i soccorsi hanno ipotizzato che uno dei due possa essere caduto tirandosi anche l’altro, oppure che possano essere stati colpiti da un masso.
L’allarme è stato inoltrato lunedì dalle autorità svizzere, nessuno però ha assistito all’incidente.
Attualmente sono ancora in corso le procedure di identificazione in quanto non sono stati ritrovati i documenti dei due uomini. Inoltre non si sa ancora il momento preciso in cui è avvenuto l’incidente, i familiari dei due alpinisti potrebbero aiutare le forze dell’ordine fornendogli i dettagli dell’itinerario.
L’unico elemento certo è che i due alpinisti svizzeri avevano una prenotazione per sabato sera al rifugio Capanna Carrell. Attualmente non si sa se sono mai arrivati sul posto e se stavano precedendo in salita oppure in discesa.
Le indagini sono ora affidate al Soccorso alpino valdostano e alla guardi di finanza di Cervinia.
Secondo l’opinione pubblica l’alpinismo è tra le attività più rischiose da optare. In realtà il rischio aumenta o diminuisce a seconda dei percorsi e delle condizioni esterne.
Ovviamente un alpinista che si metterà in cammino per scalare una montagna con condizioni metereologiche poco favorevoli, intercorrerà in un pericolo maggiore rispetto ad un altro che deciderà di mettersi in moto solo se il meteo lo permette.
Va detto che in realtà negli ultimi 30 anni, l’alpinismo è divenuto uno sport sempre più sicuro. Questo grazie alle attrezzature, alla formazione, alla possibilità di allarme sulle vie e alla costante informazione sui percorsi.
Dunque sicuramente scalare montagne ad alta quota, è un’attività molto rischiosa, in quanto potrebbero intercorrere eventi improvvisi e non prevedibili che potrebbero mettere a rischio la sicurezza degli alpinisti.
Allo stesso tempo però la sicurezza in questo tipo di sport dipende molto dal comportamento individuale.
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