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Montezemolo-Ferrari, addio. Luca Cordero è l’uomo del momento: nelle ultime settimane il suo nome è stato più volte citato nelle trasmissioni, tra i tifosi e gli addetti ai lavori della Formula 1. Il motivo, per chi non lo sapesse, è il suo imminente abbandono alla presidenza della Ferrari. Abbiamo voluto ripercorrere la vita, la carriera e i successi di un imprenditore che è riuscito a portare in alto il nome del Cavallino Rampante, della Fiat e non solo. Ora abbandona la Rossa, per lasciarla in mano a Sergio Marchionne.
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Nato a Bologna il 31 Agosto 1947, da genitori di nobili origini (motivo del suo doppio cognome) fece un percorso universitario importante. Presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” conseguì la Laurea in Giurisprudenza nel 1971 ed in seguito si trasferì alla Columbia University di New York per studiare Diritto Internazionale.
Il primo approdo in Ferrari ci fu nel 1973 come assistente di Enzo Ferrari.
Il futuro presidente e industriale italiano entra in Ferrari nel 1973 come assistente di Enzo Ferrari. Dopo un brevissimo periodo divenne subito Responsabile della Squadra Corse, coadiuvando il pilota Niki Lauda.
Il suo primo periodo in Ferrari durò appena 4 anni. Nel 1977 lasciò il Cavallino Rampante per ricoprire il ruolo di Responsabile delle Relazioni esterne della FIAT. I suoi poteri aumentarono e divenne Amministratore Delegato della ITEDI, la holding che controlla il quotidiano “La Stampa”, oltre ad altre attività editoriali del Gruppo FIAT.
Agli inizi degli anni ’80, Luca Cordero di Montezemolo ampliò ulteriormente i propri incarichi diventando Amministratore Delegato della Cinzano International, società dell’Ifi, e responsabile della partecipazione dell’imbarcazione “Azzurra Challenge” all’America’sCup. L’Italia, nel 1990, ha ospitato i campionati mondiali di Calcio e Montezemolo ne fu Direttore Generale del comitato organizzativo.
L’anno successivo, dopo 14 anni dal suo primo approdo, fa ritorno in Ferrari in qualità di Presidente e Amministratore delegato, ruolo che ricoprirà a lungo con grande passione sportiva oltre che con saggezza manageriale. La scuderia ne risente in modo positivo e, grazie all’approdo del pilota Michael Schumacher, la Ferrari torna a vincere il Campionato Mondiale nel 2000 dopo un lunghissimo digiuno. Il Cavallino Rampante tornò in quegli anni al suo antico splendore facendo incetta di vittorie e titoli Mondiali. Negli ultimi anni 2000 i suoi poteri e ruoli sono ulteriormente aumentati tanto da essere stato inserito, nel 2004, tra i cinquanta migliori manager al mondo dal Financial Times.
Fondatore del fondo Finanaziario “Charme”, Presidente della Maserati, Presidente di Confindustria dal 2003 al 2008, Presidente della Fiat dal 2004 al 2010, Presidente della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali), Consigliere di amministrazione di Unicredit Banca, TF1, amministratore delegato di RCS Video e presidente degli Industriali della Provincia di Modena sono altri cariche ricoperti nell’ultimo decennio dall’imprenditore.
Nel 2006 fu inoltre fondatore, azionista e membro del nuovo trasporto Ferroviario ad alta velocità “Italo”.
L’Università degli Studi di Modena gli ha assegnato una Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica, e la Fondazione CUOA di Vicenza una in Gestione Integrata d’Impresa.
Insomma una vita ricca di successi, ruoli e titoli prestigiosi che hanno fatto diventare quel giovane ragazzo nato nel 1947, uno dei migliori manager e imprenditori mondiali.