[fotogallery id=”5735″]
Si è costituito al comando della polizia locale di Monza la persona alla guida di un’auto che nella mattinata di domenica 22 marzo 2015 avrebbe causato il gravissimo incidente stradale in viale Brianza a Monza, a pochi metri dalla Villa Reale, in cui è morto il quindicenne Elio Bonavita di Villasanta. L’auto pirata, a quanto pare un Suv tipo Audi Q5, non si è fermata per dare la precedenza e ha travolto cinque automobili. Il giovane si stava recando a bordo di una Citroen C1 – accompagnato dalla madre, rimasta gravemente ferita – al campo, per una partita di calcio. Dopo l’incredibile carambola, la persona alla guida dell’auto che ha causato l’incidente non si era fermata per soccorrere i feriti, ma era invece scappata accelerando la sua autovettura.
Dopo oltre 24 ore dai fatti l’uomo, un quarantenne brianzolo, si è presentato in maniera volontaria con il suo legale difensore al comando della polizia locale. Dalle prime informazioni, sembra inevitabile per lui l’iscrizione nel registro degli indagati, anche se non dovrebbe scattare l’arresto. I reati ipotizzati dalla pm monzese Manuela Massenz sono omicidio, lesioni colpose ed omissione di soccorso. Il pm avrebbe inoltre inquisito il conducente della Range Rover, un trentasettenne brianzolo, che ha investito frontalmente la piccola Citroen c1 su cui viaggiavano madre e figlio. Le indagini si concentrano sulla velocità a cui andava la Rover.
Le altre tre persone coinvolte nell’incidente, di 36, 38 e 40 anni, sono state ricoverate al San Gerardo. Sul posto sono intervenute tre ambulanze, automediche, vigili del fuoco e polizia locale. Il veicolo del 40enne — secondo le prime ricostruzioni — avrebbe provocato una carambola: una delle auto coinvolte, la Range Rover appunto, per evitare il pirata della strada, si sarebbe scontrata con un’altra macchina, quella che ha riportato i danni maggiori, ovvero l’auto di Elio e sua madre. I due erano diretti al campo della Dominante, squadra di calcio monzese, dove l’adolescente avrebbe dovuto giocare una partita. Il match è stato sospeso.
Il 15enne ha perso la vita dopo essere stato trasportato in condizioni disperate al San Gerardo, mentre la madre è stata ricoverata in coma al Niguarda. Il padre, arrivato sotto choc sul luogo dello scontro, ha preso a calci e pugni la macchina sulla quale viaggiavano i familiari: ha dovuto essere sedato dai medici. La donna, arrivata in ospedale con un trauma cranico e fratture multiple agli arti, nel primo pomeriggio di domenica è stata sottoposta a intervento chirurgico e ricoverata in rianimazione. La prognosi resta riservata, le sue condizioni sono ‘critiche ma stazionarie’.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…