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Lutto nel cinema: è morta Alexis Arquette, attrice e attivista transgender statunitense, membro della celebre dinastia cinematografica degli Arquette originata dal nonno Cliff e proseguita poi dal padre Lewis e dai fratelli Rosanna, Patricia (premio Oscar nel 2015 come miglior attrice per Boyhood), Richmond e David. Alexis Arquette, nata a Los Angeles col nome di Robert il 28 luglio 1969, dopo aver ottenuto un certo successo in ruoli maschili, nella seconda metà degli anni ’90 rese pubblico il suo desiderio di ‘transizionare’ e la sua intenzione di arrivare alla riconversione chirurgica di sesso, che poi effettivamente portò a termine.
Alexis Arquette (a quel tempo ancora Robert) esordì sul grande schermo molto giovane, in un ruolo secondario nel film Su e Giù per Beverly Hills del 1986, mentre la sua prima parte importante fu quella di Georgette, un giovane sensitivo nel film Ultima Fermata Brooklyn (1990). Successivamente rivestì numerosi ruoli che iniziarono a evidenziare la sua eccentricità: l’universitario gay in Amici Per Gioco, Amici per Sesso (1994), uno sfortunato delinquentello in Pulp Fiction, sempre del ’94 (era il personaggio che scaricava un intero caricatore verso John Travolta e Samuel L. Jackson, mancandoli incredibilmente prima di essere a sua volta ammazzato da una gragnola di proiettili), il cantante Boy George in The Wedding Singer (1998), l’ammiratore di una serial killer nell’horror La Sposa di Chucky (1998) e il problematico imperatore Caligola in una puntata della serie TV Xena.
Dopo la riconversione del sesso cambiò il nome da Robert ad Alexis dichiarando che da quel momento la sua identità di genere sarebbe stata femminile e che non voleva essere considerata né un uomo né una donna, ma una transgender. Sotto questa veste interpretò i panni della drag queen Eva Destruction nel film Wigstock: the Movie (un documentario sull’Outfest di New York) e in seguito animò diverse serate come drag queen, utilizzando proprio lo pseudonimo Eva Destruction.
Alexis Arquette è morta l’11 settembre 2016 all’età di 47 anni, a causa di una breve ma fatale malattia. Ad annunciarne il decesso su Facebook è stato uno dei suoi fratelli, Richmond, che ha sottolineato la sua grandissima forza d’animo e si è detto sollevato dal fatto che la malattia sia stata rapida e non troppo dolorosa.
Successivamente tutti i fratelli e le sorelle di Alexis hanno pubblicato un comunicato stampa ufficiale nel quale hanno ricordato la figura della loro congiunta, sottolineando di aver imparato da lei il significato della parola coraggio vedendola affrontare ogni giorno con estrema dignità le complicazioni riservate a una donna trans: ‘Grazie ad Alexis’, spiegano i fratelli Arquette, ‘Abbiamo capito che la verità è solo una: l’amore è tutto‘.
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