Lutto nel cinema francese e internazionale: è morta Jeanne Moreau, icona senza tempo della cinematografia d’Oltralpe, amata da registi come Truffaut, Malle, Antonioni, Losey e Welles. La notizia è stata resa nota dal suo manager. L’attrice parigina aveva 89 anni ed era rimasta in scena fino a pochissimi anni fa (l’ultimo film A Lady in Paris del 2012, presentato a Locarno) dopo una lunghissima carriera iniziata nel secondo dopoguerra, che le aveva riservato grandissimi riconoscimenti, tra cui il premio per la miglior interpretazione femminile a Cannes, nel ’60, con Moderato Cantabile.
Dalle prime frammentarie notizie sembra purtroppo che Jeanne Moreau sia morta sola, nella sua casa di Parigi, e che il suo cadavere sia stato rinvenuto la mattina del 31 luglio 2017 dalla donna delle pulizie quando ormai era troppo tardi per qualsiasi tentativo di soccorso. Triste e beffardo destino per una donna che per oltre mezzo secolo era stata idolatrata da milioni di fan in tutto il mondo, ammaliati dal suo spirito libero, dal suo sguardo penetrante e dalla sua particolarissima voce un po’ roca, che contribuiva ad aumentarne l’irresistibile fascino.
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Nata a Parigi il 23 gennaio 1928, Jeanne Moreau aveva debuttato in teatro nel 1950 con lo spettacolo Les Caves du Vatican di André Gide, nel ruolo di una prostituta, mentre il primo ruolo importante nel cinema l’aveva ottenuto qualche anno dopo in La Regina Margot di Jean Dreville. Alla fine di quel decennio i grandi successi di Ascensore per il Patibolo e Gli Amanti di Louis Malle e Le Relazioni Pericolose di Roger Vadim.
Negli anni ’60 la carriera di Jeanne Moreau attrice era definitivamente decollata con il già citato riconoscimento a Cannes per Moderato Cantabile di Peter Brook, numerose apparizioni in film di Hollywood e la partecipazione a diverse pellicole destinate a far la storia del cinema europeo tra cui La Notte di Michelangelo Antonioni, Jules e Jim di Francois Truffaut (nel quale aveva messo in mostra anche grandi doti di cantante col brano Le Tourbillon De La Vie), Il Processo di Orson Welles, Il Diario di una Cameriera di Luis Buñuel, Viva Maria! di Malle (in coppia con Brigitte Bardot) e molti altri.
Le generazioni più giovani avevano avuto il piacere di scoprirla e apprezzarla nel celebre Nikita di Luc Besson (1990), nel ruolo dell’insegnante di buone maniere Amande della killer interpretata da Anne Parillaud.
Attrice, ma anche regista e cantante, Jeanne Moreau non aveva mai abbandonato del tutto il teatro ed era apparsa pure in molte produzioni televisive. Era stata due volte presidente di giuria a Cannes, mentre la Mostra del cinema di Venezia le aveva attribuito nel ’92 un meritatissimo Leone d’oro. Anche la Notte degli Oscar l’aveva celebrata ne 1998 con uno speciale omaggio introdotto da Sharon Stone.
Per quanto riguarda infine la sua vita sentimentale, Jeanne Moreau si era sposata due volte, la prima nel ’49 con il regista Jean-Louis Richard, da cui aspettava quello che sarebbe rimasto il suo unico figlio, Jerome, e la seconda con l’altro regista William Friedkin. Entrambi i matrimoni, però, sarebbero durati poco. Tra le prime e le seconde nozze intrattenne altre relazioni con personaggi del cinema e dello spettacolo: tra gli altri il regista britannico Tony Richardson, che lasciò la moglie Vanessa Redgrave per ‘fuggire’ con lei, Pierre Cardin, Francois Truffaut, Louis Malle, Miles Davis e Raoul Levy.
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