Lutto nel cinema italiano: è morta Lilli Carati (al secolo Ileana Caravati), attrice molto nota negli anni ’70 per i suoi tanti ruoli nel cosiddetto ‘cinema di genere’. Nata a Varese nel 1956, Lilli Carati si è spenta a soli 58 anni dopo una lunga malattia e soprattutto dopo una vita che le aveva riservato un’infinita serie di amare vicissitudini, una volta esauritosi l’effimero successo dei primi anni.
L’enorme popolarità piovutale improvvisamente addosso nella seconda metà degli anni ’70 si era infatti scontrata con il suo carattere schivo e riservato, causando un violento squilibrio psichico che l’aveva portata alla tossicodipendenza da eroina e cocaina e successivamente, per un breve periodo, anche alla pornografia, utilizzata come necessaria fonte di guadagno per sostenere il costo degli stupefacenti. Non si era fatta mancare nulla Lilli Carati, compresi un drammatico incidente stradale con fratture alla rotula e alla spalla, un arresto per droga e due tentativi di suicidio, il secondo dei quali terminato con una degenza di tre mesi in ospedale. Poi finalmente la comunità di recupero, il percorso di disintossicazione e persino un inizio di rinascita artistica (nel 2011 era stata scritturata per il thriller La Fiaba di Dorian, ma aveva dovuto abbandonare le riprese per motivi di salute) che parevano proiettarla verso una seconda fase della sua vita decisamente più serena. Ma il destino ha voluto essere perfido con lei fino in fondo.
Cresciuta in un’agiata famiglia di commercianti, Lilli Carati aveva iniziato la sua carriera nel cinema grazie alla visibilità derivatale dal secondo posto nel concorso di Miss Italia 1974. Inizialmente, vista la sua bellezza, le erano stati assegnati ruoli soprattutto nella commedia sexy (tra gli altri ricordiamo l’epocale La Professoressa di Scienze Naturali), ma pian piano era riuscita a ritagliarsi spazio anche in film più impegnati.
Tra le sue interpretazioni restano celebri quella nel generazionale Avere Vent’anni di Fernando Di Leo (insieme a Gloria Guida), una pellicola che se fosse stata prodotta negli USA sarebbe diventata un classico della cinematografia mondiale, e in Il Corpo della Ragassa di Pasquale Festa Campanile (con cui all’epoca intratteneva una storia sentimentale), tratto dall’omonimo romanzo di Gianni Brera e girato al fianco del grande Enrico Maria Salerno.
Il suo percorso nel cinema, che sembrava ben avviato, iniziò invece a naufragare soprattutto a causa dei suoi problemi con la droga, venuti impietosamente a galla proprio nel periodo di maggior visibilità mediatica. Ritenuta (non a torto) completamente inaffidabile, non aveva trovato più registi disposti ad affidarle una parte, vedendosi così costretta a rifugiarsi prima nel cinema erotico e poi addirittura nell’hard vero e proprio, interpretando in tutto cinque pellicole a luci rosse tra il 1987 ed il 1988.
Poi l’arresto del 1988, il primo tentativo di suicidio e un altro l’anno seguente, nel 1989, lanciandosi dall’alto della casa dei genitori, dove aveva trovato un luogo di riparo dalla depressione, sopravvivendo all’urto ma procurandosi fratture vertebrali che la lasciarono a letto per tre mesi. La completa immobilità le causò un aumento di peso di 40 kg ma la convinse anche a disintossicarsi dalla droga.
L’abisso di Lilli Carati terminò negli anni ’90, con il programma di recupero in una comunità per tossicodipendenti durante il quale ebbe il coraggio di raccontare la sua storia in un docufilm realizzato dalla Rai e trasmesso nel 1994 all’interno del ciclo Storie Vere. Nel 2008, completamente ristabilitasi, era apparsa anche su Raidue, ospite del programma Ricominciare di Alda D’Eusanio, dove aveva raccontato la sua uscita dal mondo della droga. Era stata poi intervistata da Stracult, La Vita in Diretta e Italia allo Specchio. Infine il tentativo di tornare a fare l’attrice, subito strozzato dal sorgere della malattia che le è stata fatale.
Lilli Carati in Avere vent’anni
Lilli Carati in Il Corpo della Ragassa
Lilli Carati si racconta a Storie Vere (1^ parte)
Lilli Carati si racconta a Storie Vere (2^ parte)
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