Addio a Silvana Pampanini, l’attrice – anzi, ‘La bella di Roma‘ è morta all’età di 90 anni, dopo un lungo ricovero presso il Policlinico Gemelli a Roma. Le sue condizioni di salute si erano infatti aggravate nell’ottobre 2015, quando era stata ricoverata al Gemelli di Roma dove aveva subito due interventi per problemi addominali. ‘Silvana era lucida, quando le hanno detto cosa bisognava fare, ha detto: fate pure. Era tranquillissima quando è entrata in sala operatoria. Ha firmato lei per il suo consenso‘, aveva spiegato all’epoca Paolo Limiti a Domenica Live, programma che per primo aveva dato la notizia del suo ricovero.
Morta Silvana Pampanini, il cinema italiano perde un’altra stella: l’attrice due mesi fa era stata sottoposta a un complesso intervento chirurgico addominale e dopo un’iniziale ripresa erano sorte delle complicazioni che l’avevano fatta rimanere al Gemelli. A dare la notizia della morte della Pampanini è stato l’amico e manager Alessandro Lo Cascio: i funerali si svolgeranno venerdì 8 gennaio ore 11 presso la Parrocchia Santa Croce.
Di famiglia veneta ma oramai romana da tre generazioni, l’attrice era diventata popolare negli anni ’50 come simbolo della bellezza di Roma (e della bellezza italiana nel mondo) anche grazie a film accanto ad attori del calibro di Alberto Sordi (appunto ‘La Bella di Roma’ e ‘Il tassinaro’), Marcello Mastroianni (‘La principessa delle Canarie) e Totò (’47 morto che parla’), senza dimenticare Bellezze in bicicletta, ancora oggi un cult indimenticabile.
Contrariamente a Sophia Loren, la Pampanini snobbò Hollywood (e forse fu per questo che non vinse mai premi importanti), ma acquistò una certa notorietà in Francia (col nome di Ninì Pampan), Spagna, Jugoslavia, Egitto, Argentina e Messico, dove girò alcune pellicole mai uscite in Italia. Attrice di cinema e televisione (meno di teatro, che fece solo se ‘adattato’ alla tv), Pampanini era diplomata in canto e pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia, arrivò seconda al concorso di Miss Italia nel 1946, e venne nominata Grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
Avvicinata a tanti uomini – Tyrone Power, William Holden, George DeWitt, Omar Sharif, Orson Welles, re Faruq I d’Egitto, il tenore Giuseppe Campora, ma anche Totò (si dice che Malafemmena fosse stata scritta per lei, che non ha mai confermato ma neanche smentito) e Alberto Sordi – Silvana Pampanini aveva in realtà avuto un solo grande amore, sconosciuto e di cui ha parlato solo nel 2012 in una delle sue ultime apparizioni televisive, da Barbara D’Urso. In quell’occasione aveva dimostrato ancora una volta tutta la sua verve, dandosi diciotto anni e sostenendo scherzosamente di indossare una parrucca, salvo poi rivendicare la naturalezza dei suoi capelli.
‘Ho fatto la commedia, il drammatico, il western, il musical’, diceva qualche tempo fa intervistata dal Giornale dell’Umbria, cui raccontò anche gli inizi della carriera: ‘Come ho cominciato a fare cinema? Semplice; tutti i produttori mi stavano dietro, a cominciare dalla 20 Century Fox‘. E poi ancora, rivendicava: ‘Di ogni genere ho fatto le cose migliori. Certo, indimenticabile resta La presidentessa di Germi: l’abbiamo girato tutto il presa diretta (…) e a quei tempi quasi nessuno girava in presa diretta. Adesso ogni tanto ci riprovano, a fare La presidentessa, e tutti, puntualmente, ci sbattono il grugno‘.
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