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Il 19 febbraio 2015 arriva nelle sale italiane Mortdecai, un film di David Koepp (regista di Ghost Town e Senza Freni, sceneggiatore di decine di pellicole tra cui Jurassic Park, Mission: Impossible e Spider-Man) basato sull’omonimo personaggio protagonista dei romanzi di Kyril Bonfiglioli. Mattatore del film Johnny Depp, in uno dei tanti ruoli istrionici della sua carriera, insieme a Ewan McGregor, Gwyneth Paltrow, Olivia Munn, Paul Bettany, Jeff Goldblum e Michael Byrne.
Charlie Mortdecai (Johnny Depp) è un mercante d’arteche ama la bella vita e i suoi originalissimi baffi alla Poirot, detestati invece dalla moglie Johanna (Gwyneth Paltrow). Ha un grosso problema con il fisco inglese, a cui deve un sacco di soldi, che spera di risolvere aiutando i servizi segreti del suo Paese, nella persona del suo vecchio amico e rivale ispettore Alistar Martland (Ewan McGregor), a recuperare un preziosissimo Goya rubato. Nel dipinto pare sia celato un codice per accedere a un conto bancario dove è depositato l’oro dei Nazisti. Mortdecai si mette quindi in viaggio per quelle che lui chiama sprezzamente ‘le nostre colonie’, ovvero gli Stati Uniti d’America, insieme al suo fidato braccio destro Jock (Paul Bettany), dando il via a una serie di mirabolanti avventure.
Grazie al clamore suscitato dalla produzione del film, anche in Italia (attraverso le Edizioni Piemme che hanno pubblicato il primo libro ‘Non Puntarmi Contro Quella Roba’ cui seguiranno in successione gli altri tre) abbiamo finalmente l’opportunità di conoscere la quadrilogia di Kyril Bonfiglioli (1928 – 1985) dedicata al personaggio di Charlie Mortdecai, famosissimo nei paesi anglosassoni ma praticamente sconosciuto, fino a oggi, altrove. Ma grazie alla pellicola di Koepp si colma questa grave lacuna.
‘Ricco, vigliacco e sbruffone‘, Mortdecai è la classica simpatica canaglia cucita su misura per uno come Johnny Depp, anche se il personaggio in questione più che ai surreali Jack Sparrow o Tonto, tanto per citare due celebri figure interpretate dall’attore americano, va più verso la direzione di un humour all’inglese, sarcastico e stiloso. In ogni caso si ride e in alcuni frangenti anche parecchio. Nulla a che vedere, insomma, con il miserabile The Tourist, l’altra commedia d’azione che ha rischiato di mandare allo sfacelo la carriera di Depp.