Vinitha Nicolò è il nome della 39enne trovata morta in Trentino, ora ci sono degli aggiornamenti in merito al caso.
Sembra che il corpo della donna trovato a ridosso di un torrente, sia stato spostato dopo la morte e quindi collocato in quel punto.
Si indaga per omicidio in merito alla morte della barista originaria dello Sri Lanka, trovata senza vita il 29 settembre a Ton, in Trentino.
In realtà era scomparsa il giorno prima da Vervò, per poi essere ritrovata senza vita nella zona della Val di Non per causa ancora in corso di accertamento. L’allarme era scattato la sera del 28, quando i familiari non vedendola rientrare hanno allertato i Carabinieri, che con il supporto delle unità cinofile e dei droni hanno battuto a fondo le zone che solitamente la donna frequentava.
Gli esiti delle prime attività notturne non furono positivi ma poi all’alba si ricominciò a cercare fin quando, nel primo pomeriggio di giovedì 29, il suo corpo venne rinvenuto nelle acque del rio Pongaiola.
A indagare sulla morte sono i Carabinieri di Cles, che coadiuvati dal Soccorso Alpino e dai Vigili del Fuoco, hanno speso ore per cercare a fondo la barista.
Dopo i primi accertamenti sono state fatte diverse ipotesi, fra cui la più accreditata sembrava essere quella di una caduta accidentale, ma ovviamente nulla viene escluso e le indagini sono solo all’inizio.
Gli investigatori cercano di ricostruire gli ultimi istanti di vita della barista per capire cosa possa essere successo e dopo alcune ore, ecco farsi largo l’ipotesi dell’omicidio.
Secondo i dettagli emersi, sembra che la zona del ritrovamento della salma sia piena di erba e arbusti, è quindi improbabile che una caduta accidentale possa averla fatta cadere nel torrente.
Ecco quindi che gli inquirenti stanno ipotizzando che Vinitha sia stata uccisa e quindi sia morta in modo violento e non per un incidente come si era pensato all’inizio.
Secondo le ricostruzioni, il corpo ha effettuato una caduta di ben 40 metri e questo è decisamente improbabile in un paesaggio ricco di vegetazione come quello in cui è stato ritrovato.
Si pensa dunque che la donna sia stata uccisa altrove e poi, dopo la morte, spostata in quel punto.
Si attendono conferme di questa tesi ma si indaga anche su altre possibilità. Al momento, la Procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio.
L’ultimo saluto alla barista è avvenuto ieri, durante i funerali a cui era presente tutta la comunità del paese in cui viveva, ossia Lavis e ovviamente la sua famiglia.
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