Addio a uno dei più grandi registi del cinema italiano: è morto Bernardo Bertolucci, autore di indimenticabili capolavori come Novecento, L’Ultimo Imperatore (per cui aveva vinto l’Oscar per la miglior regia e la miglior sceneggiatura non originale su un totale di 9 statuette assegnate al film), Il Conformista, Il Tè nel Deserto e Ultimo Tango a Parigi. Nato a Parma il 16 marzo 1941, Bertolucci si è spento a Roma all’età di 77 anni dopo una lunga malattia. Il suo ultimo film è stato Io e Te del 2012.
Bernardo Bertolucci, figlio del poeta Attilio Bertolucci, cugino di un produttore cinematografico e fratello di un altro regista (Giuseppe, a cui si vede il mitologico Berlinguer Ti Voglio Bene con un giovanissimo Roberto Benigni), debuttò nel cinema come assistente di Pier Paolo Pasolini, che in seguito gli avrebbe scritto la sceneggiatura del suo film d’esordio La Commare Secca (1962).
Te ne sei andato Bernardo. Che infinita tristezza e che incolmabile vuoto, Maestro. Il Cinema del mondo è in lutto. #BernardoBertolucci
— Gabriele Muccino – profilo ufficiale (@GabrieleMuccino) 26 novembre 2018
Ultimo Tango a Parigi gli procurò denunce e censure
Diventò famoso in tutto il mondo nel ’72 presentando un film, Ultimo Tango a Parigi con il divo hollywoodiano Marlon Brando, che fece scandalo per la morale dell’epoca, andando incontro a censure e denunce. Nel ’75 diresse poi quello che consideriamo il suo maggior capolavoro, ancor più del pluri-premiato L’Ultimo Imperatore: Novecento, mirabile affresco di quasi 50 anni di storia d’Italia dall’inizio del XX secolo alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Infinita tristezza…#BernardoBertolucci non c’è più e noi siamo tutti più soli…
— Fabio Fazio (@fabfazio) 26 novembre 2018
Il trionfo de L’Ultimo Imperatore, 9 Oscar di cui 2 personali
Seguirono La Luna, La Tragedia di un Uomo Ridicolo e quindi, dopo qualche anno di pausa, il già citato kolossal L’Ultimo Imperatore sulla vita del monarca cinese Pu Yi, che gli permise di vincere due statuette degli Oscar tra cui quella per la miglior regia, impresa mai riuscita né prima e né dopo ad alcun regista italiano.
Il grande successo internazionale non attenuò la sua vena creativa e negli anni ’90 Bernardo Bertolucci continuò a sfornare, con inusuale prolificità, altre pellicole di altissimo livello come Il Tè nel Deserto, Piccolo Buddha, Io Ballo da Sola e L’Assedio.
Infine l’epilogo con il discusso The Dreamers e Io e Te.
#BernardoBertolucci Ricordiamolo così: giovane, sorridente, un po’ sfrontato. È stato un Maestro per tutti noi. Ci mancherà immensamente https://t.co/KiMyW0znMb
— Alberto Barbera (@AlbertoBarbera2) 26 novembre 2018
Un palmarès di riconoscimenti invidiabile
Il prestigio mondiale di Bernardo Bertolucci, morto a Roma a 77 anni, era altissimo, avendo vinto svariati riconoscimenti (oltre agli Oscar per L’Ultimo Imperatore anche due Golden Globe, il Directors Guild of America, il Pardo d’Oro a Locarno e la Palma d’oro onoraria a Cannes, più diversi Nastri d’argento e David di Donatello) e diretto attori e attrici di fama planetaria.
Qualche nome? Marlon Brando, Robert De Niro, Gerard Depardieu, Donald Sutherland, Jean-Louis Trintignant, Dominique Sanda, Maria Schneider, Burt Lancaster, Sterling Hayden, Jill Clayburgh, Anouk Aimée, Peter O’Toole, John Malkovich, Debra Winger, Keanu Reeves, Bridget Fonda, Liv Tyler, Jeremy Irons, Rachel Weisz, Joseph Fiennes ed Eva Green, solo per citare gli stranieri.