Una polmonite porta via Bob Hoskins, attore inglese morto oggi che ha partecipato anche a fiction italiane (Il Papa buono) e che diventò una star internazionale grazie al ruolo dell’investigatore privato Eddie Valiant in Chi ha incastrato Roger Rabbit di Robert Zemeckis. Settantuno anni, da tempo malato di Parkinson, Hoskins è apparso in circa 80 film comici e drammatici, distinguendosi come caratterista fino a sfiorare l’Oscar nel 1987 per il crime Mona Lisa di Neil Jordan, dove l’attore recitava accanto a Michael Caine e Robbie Coltrane.
Bob Hoskins era nato nel Suffolk il 26 ottobre 1942 dove la madre si trovava per via dei bombardamenti di Londra. Figlio di un’insegnante e di un contabile, lasciò la scuola a 15 anni ma la passione per la letteratura ispiratogli dal suo professore di inglese lo portò al teatro. Dopo aver lavorato per anni in compagnie teatrali inglesi fino ad arrivare alla Royal Shakespeare Company, nel 1974 Hoskins debuttò al cinema con Il pornografo accanto a Richard Dreyfuss.
Capace di dar vita a ruoli drammatici e duri “da gangster” sia in ruoli comici, Hoskins ha una ricca filmografia: tra i suoi film principali, Il giorno del venerdì santo (1980), Cotton Club (1984), i già citati Mona Lisa (1986) e Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988), Sirene (1990), Hook – Capitan Uncino (1991), Gli intrighi del potere – Nixon (1995), Il viaggio di Felicia (1999) e il drammatico Il nemico alle porte (2001). In Italia, Hoskins ha preso parte ad alcune fiction italiane di grande successo come Il Papa buono, dove interpretava la figura di Papa Giovanni XXIII, Io e il Duce, nel quale veste i panni di Benito Mussolini, oltre a Pinocchio di Alberto Sironi nel quale ricopre il ruolo di Geppetto.
Il 9 agosto 2012 Bob Hoskins annunciò ufficialmente il suo ritiro dalle scene perché malato di Parkinson; oggi la tragica notizia della sua morte, avvenuta – come ha spiegato il suo agente – a causa di una polmonite: “Siamo devastati dalla morte del nostro amato Bob“, scrivono in una breve nota la moglie Linda e i tre figli Alex, Sarah, Rosa e Jack, che gli sono rimasti accanto fino alla fine e ringraziando i fan per i messaggi di cordoglio e supporto, chiedono di rispettare la privacy della famiglia.