[didascalia fornitore=”Ansa”]Ansa – Burt Reynolds alla premiere di premiere The Bandit[/didascalia]
Lutto per il mondo del cinema: l’attore Burt Reynolds è morto ieri, 6 settembre 2018, in seguito ad un arresto cardiaco. Noto per essere stato una delle star del film ‘Boogie Nights’, per cui è stato candidato all’Oscar, aveva all’attivo ben settanta film.
Classe 1936, Burt Reynolds era ricordato nel mondo del cinema hollywoodiano per i suoi baffetti e per la bravura mostrata nelle numerose pellicole cui ha preso parte nel corso della sua carriera. Di origini irlandesi e cherokee da parte di padre, l’attore ha debuttato prima in televisione – con alcune serie tv – e poi al cinema con ‘Navajo Joe’ di Sergio Corbucci, film da lui stesso considerato uno dei più brutti di sempre. Il successo, poi, è arrivato nel 1972 con ‘Un tranquillo weekend di paura’.
Nonostante l’età, Burt Reynolds non aveva ancora deciso di ritirarsi dalle scene: la morte, sopraggiunta in maniera improvvisa, gli ha impedito di partecipare al prossimo film di Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood, per il quale era già stato scritturato.
Personaggio eclettico e poliedrico, è considerato l’icona di un’epoca tanto che Eleonora Giorgi, nel film Borotalco di Carlo Verdone, lo nomina tra uno dei grandi del cinema: ‘Ma Burt è troppo buro! Forse meglio Redford. Me sembra un po’ più tenero, più dolce’ – è la battuta recitata dall’attrice nostrana.
Reynolds, dunque, è una delle star indimenticabili del grande schermo: tra i migliori film cui ha preso parte non possono essere dimenticati ‘Quella sporca ultima meta’, ‘Boogie Nights – L’altra Hollywood’ – per il quale fu candidato al premio Oscar come miglior attore non protagonista – ‘L’ultima follia di Mel Brooks’ o ‘Mr. Bean – L’ultima catastrofe’.
Oltre ad aver preso parte a numerosi film, però, Burt Reynolds ha collezionato anche importanti occasioni mancate.
‘Ho rifiutato troppi ruoli, ero troppo arrogante e troppo stupido’ – aveva rivelato dopo aver rinunciato al provino per James Bond.
Nel corso della carriera, inoltre, rifiutò anche il ruolo di Han Solo in Star Wars (poi di Harrison Ford) e quello di Bruce Willis in Die Hard.
Disse no anche ai film ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ e ‘Voglia di tenerezza’: ‘In entrambi c’è Jack Nicholson e sono contento, è il più grande della mia generazione’ – aveva confessato – ‘Ma sono stato davvero un idiota’.
Nonostante le grandi occasioni mancate, però, Burt Reynolds ha saputo affermarsi nel mondo del cinema sfruttando altri ruoli e cimentandosi, più tardi, anche come regista.
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