È morto David Huddleston, attore americano di 85 anni famoso soprattutto per aver interpretato il ruolo di Jeffrey Lebowski (quello vero) nel film cult Il Grande Lebowski dei fratelli Coen. Huddleston, che era nato il 17 settembre 1930, si è spento a Santa Fe per le complicazioni di una malattia renale e cardiaca. David Huddleston era un noto caratterista che nella sua lunga carriera iniziata cinquant’anni fa aveva recitato in più di 140 film tra cinema e televisione. La notizia della morte, avvenuta il 2 agosto 2016, l’ha data la moglie Sarah a esequie avvenute.
Nel film Il Grande Lebowski (1998) David Huddleston era un ricco magnate sulla sedia a rotelle omonimo del protagonista della pellicola, l’irresistibile scansafatiche detto ‘Drugo’ interpretato da Jeff Bridges, e per questo coinvolto in una serie di surreali avventure. Ma in Italia l’attore era conosciuto anche per due celebri pellicole con la coppia Bud Spencer-Terence Hill: I Due Superpiedi Quasi Piatti (1977), nella parte dell’irascibile capitano McBride (‘La chiama fortuna? Io dico buon addestramento’), e Nati con la Camicia (1983), nel ruolo del fantomatico capo della CIA di Miami soprannominato il ‘Tigre’ (‘I miei uomini non errano!’).
In precedenza David Huddleston, che prima di diventare attore aveva servito il suo Paese come pilota dell’U.S. Air Force, aveva partecipato a numerosissime serie TV come Vita da Strega, Bonanza, Gunsmoke, Kung Fu, Medical Center, Hawaii Squadra Cinque Zero, Barnaby Jones, Walker Texas Ranger, Charlie’s Angels, Buongiorno dottor Bedford, Blue Jeans (per la quale era stato nominato agli Emmy Awards) e altre ancora.
Nel cinema, invece, oltre ai ruoli che abbiamo già descritto, era ricordato per Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco (1974), il cult demenziale di Mel Brooks, e La Storia di Babbo Natale (1985), uno dei grandi classici del periodo natalizio (dove ovviamente, vista la sua imponente mole, vestiva i panni di Santa Claus), anche se sua moglie Sarah ha confidato al Los Angeles Times che il ruolo che Huddleston considerava il più importante della sua carriera era quello di Benjamin Franklin nella commedia di Broadway dal titolo ‘1776’.
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