Morto il ciclista Davide Rebellin all’età di 51 anni, travolto da un camion durante una sessione di allenamenti.
A ottobre si era ritirato dopo una lunga carriera ma oggi ha perso la vita in maniera tragica a Montebello Vicentino, in provincia di Vicenza.
Il mondo del ciclismo e dello sport in generale piange la prematura scomparsa del campione di ciclismo Davide Rebellin, travolto e ucciso da un camion durante un allenamento.
L’incidente è avvenuto nella mattinata di oggi nella frazione di Montebello Vicentino, a Vicenza.
L’atleta si era ritirato ad ottobre dopo una lunga carriera costellata di successi, in cui ha vinto fra le altre cose una Liegi-Bastogne-Liegi e una Amstel Gold Race.
Primo classificato a una tappa del Giro d’Italia nel 1996, ha perso la vita tragicamente lungo la Regionale 11 e probabilmente il camionista non si è accorto di nulla.
Ancora da definire la dinamica dell’incidente mortale, secondo la prima ricostruzione sembra che il mezzo pesante abbia travolto il ciclista prima di uscire da uno svincolo, per poi allontanarsi, forse ignaro di tutto.
La tragedia è stata riportata in primis dal Giornale di Vicenza, per poi essere ripresa da tutte le agenzie di stampa nazionali.
Rebellin è stato un professionista per oltre 30 anni e l’incidente mortale che ne ha causato la perdita porta alla mente inevitabilmente quello avvenuto nel 2017 in cui venne investito in circostanze analoghe il ciclista Michele Scarponi.
Tanti appassionati piangono la scomparsa del campione nato a San Bonifacio, in provincia di Verona, ma anche tante personalità del mondo dello sport come l’ex ct del ciclismo azzurro Davide Cassani:
“davide era la passione per il ciclismo fatta persona. è paradossale che dopo un mese in cui ha smesso di correre, sia stato ucciso in questa maniera assurda. sono veramente triste”.
I due gareggiarono insieme per anni.
Classe 1950, Davide Rebellin è stato un nome importantissimo nel panorama nazionale e non solo, del ciclismo su strada.
Ha incominciato la sua carriera con nomi altrettanto importanti come Marco Pantani e Mario Cipollini, che esordì nel professionismo in squadra proprio con l’atleta veneto.
Cipollini ha scritto un post sul suo profilo Facebook in cui saluta affettuosamente l’ex compagno
“che la terra ti sia lieve. ci ritroveremo tutti e continueremo a pedalare insieme. rispetto all’eternità ci divide un battito di ciglia, è questo che ci da la forza per superare momenti così tragici. a presto davide”.
E di chilometri corsi nella sua carriera, Davide Rebellin ne ha percorsi veramente tantissimi come professionista dal 1992 al 2022.
Specialista delle classiche, ha vinto nella sua carriera premi importanti come quelli della Freccia Vallone ma anche un’edizione dell’Amstel Gold Race, una della Liegi-Bastogne-Liegi e una tappa del Giro negli anni Novanta.
Nel 2009 affronta un periodo di squalifica per aver assunto un farmaco non permesso, episodio che gli costerà anche la restituzione di un argento vinto da poco.
Dopo 7 anni viene assolto in quanto il fatto non sussisteva.
Dopo gli anni di squalifica rientra nelle corse e negli anni successivi affronta molte avventure extra-europee.
Arriviamo al 2018 quando la sua età comincia a farsi sentire ma Rebellin ancora non sente il bisogno di appendere la bici al chiodo, infatti in questo periodo vince la terza tappa del Tour International de la Wilaya d’Oran.
Nel 2021 gareggia con la formazione italiana Continental, con cui prosegue fino alla fine della carriera nell’ottobre dell’anno successivo.
Solo un mese dopo, appunto nella triste giornata di oggi, perde la vita in modo tragico lasciando il ricordo di un grande campione che ha dato del suo meglio fino alla veneranda età di 51 anni.
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