Il mondo dello sport italiano e internazionale piange un grande atleta. È morto all’età di 85 anni a Siracusa, la sua città natale, Enzo Maiorca, più volte detentore del record di immersione in apnea. Ribattezzato il ‘signore degli abissi‘, l’apneista siciliano, nato il 21 giugno 1931, ha rivoluzionato il suo sport, mettendo a segno una serie di record incredibili, a iniziare dal primo, quei -45 metri che diede inizio alla storica rivalità con il brasiliano Amerigo Santarelli, fino all’ultimo, – 101 metri, raggiunto nel 1988 dopo il ritiro dall’attività agonistica. Il mare era tutta la sua vita e non solo a livello sportivo: Maiorca è stato da sempre un ambientalista e un difensore dell’ambiente marino a cui ha dedicato molte battaglie.
La carriera di Maiorca inizia nel 1956 con l’intento di strappare il record a -41 metri realizzato da Ennio Falco e Alberto Novelli, campioni di caccia subacquea. L’impresa riesce nel 1960, quando tocca i -45 metri, venendo però superato l’anno successivo da Santarelli, che gli sottrae il record scendendo a -46 metri: con il brasiliano inizia una rivalità che li porta a superarsi a vicenda di anno in anno, con il siciliano che si riprende il titolo a -49 metri.
Dopo il ritiro di Santarelli, nel 1963, ingaggia un lungo duello a distanza con il sub francese Jacques Mayol. Da metà anni ’60 fino a metà anni ’70 si migliora di circa 30 metri, passando dai -54 del 1965 fino ai -87 metri del 1974. Proprio in quell’anno Maiorca tenta di toccare quota -90 metri. L’evento venne trasmesso dalla Rai in diretta televisiva, ma l’impresa non andò a buon fine per uno scontro con Enzo Bottesini, esperto di immersioni e inviato per l’occasione.
Dodici anni dopo ritorna all’apnea nel 1988 quando a oltre 50 anni tocca quota – 101 metri, il suo ultimo record. Una volta ritiratosi decide di entrare in politica e diventa senatore di Alleanza Nazionale nella XII Legislatura. Il richiamo del mare però è troppo forte e proseguirà anche una volta conclusa l’attività di apneista.
Maiorca infatti collabora con Lineablu, programma della Rai, dal 2000 al 2002, e scrive alcune libri come ‘A capofitto nel turchino: vita e imprese di un primatista mondiale’ e ‘Il Mare con la M Maiuscola’. Premiato con la Medaglia d’Oro al valore atletico del presidente della Repubblica nel 1964 e con la Stella d’Oro al merito sportivo del Coni, il ‘signore degli abissi’ nel corso della sua vita è sempre stato impegnato sul fronte ambientalista a tutela del mare. “Se ne è andato un grande amico – lo ricorda Legambiente – un ambientalista convinto, compagno di numerose battaglie in difesa di quel mare che lo ha visto tante volte protagonista sportivo, ma non solo”.
“Con Enzo Maiorca abbiamo perso il più grande difensore del nostro mare oltre che un grandissimo amico del WWF”, è il ricordo dell’altra associazione ambientalista.