È morto Garry Marshall, regista, sceneggiatore, attore e produttore americano considerato uno dei ‘padri’ della commedia leggera a stelle e strisce. Marshall, che aveva lontane origini italiane (il cognome vero di suo padre era Masciarelli, poi ‘americanizzato’ in Marshall) e avrebbe compiuto 82 anni il prossimo 13 novembre, si è spento nell’ospedale di Burbank in seguito alle complicazioni di una polmonite sopraggiunta dopo un infarto. Verrà ricordato soprattutto per aver creato la celebre serie televisiva Happy Days e per aver diretto nel 1990 il film Pretty Woman, lanciando l’allora sconosciuta Julia Roberts.
Figlio di un produttore cinematografico, Garry Marshall iniziò la sua carriera a Hollywood alla fine degli anni ’50, cimentandosi inizialmente come autore televisivo (The Joey Bishop Show, The Dick Van Dyke Show, The Lucy Show, ecc.) e sceneggiatore, ottenendo un clamoroso exploit nel 1974 quando ideò Happy Days, la mitica serie TV ambientata a Milwaukee a cavallo degli anni ’50 e ’60 e imperniata sulle vicende quotidiane della famiglia Cunningham e del meccanico rubacuori Arthur Fonzarelli soprannominato Fonzie. Happy Days conobbe un successo planetario, Italia compresa, e fu prodotta per ben 11 stagioni fino al 1984. Non a caso uno dei primi ad esprimere cordoglio su Twitter per la morte di Garry Marshall è stato proprio Henry Winkler, l’attore di Fonzie.
Garry Marshall creò altre serie televisive tra cui Laverne & Shirley, Attenti ai Ragazzi, Angie e soprattutto Mork & Mindy, con Robin Williams nella parte di un bizzarro extraterrestre, poi negli anni ’80 passò alla regia cinematografica dirigendo commedie come L’Ospedale Più Pazzo del Mondo, Flamingo Kid, Niente in Comune e Una Coppia alla Deriva, fino allo strepitoso successo del ’90 con Pretty Woman, con Richard Gere e la semi-debuttante Julia Roberts, che all’epoca aveva appena 22 anni.
Si narra che per la parte di Vivian, la protagonista femminile di Pretty Woman, Marshall inizialmente avesse pensato a Karen Allen, Meg Ryan, Michelle Pfeiffer, Molly Ringwald, Daryl Hannah, Jennifer Jason Leigh e Valeria Golino, ma quando tutte le attrici, per un motivo o per un altro, rifiutarono il ruolo, il regista decise di affidare il ruolo alla poco conosciuta Julia Roberts, che prima di allora aveva lavorato solo in qualche filmetto, vincendo clamorosamente la scommessa.
Dopo il boom con Pretty Woman (il film ottenne un incasso complessivo di circa 463,4 milioni di dollari, numeri record per una commedia) Garry Marshall diresse numerosi altri film a cominciare dal drammone sentimentale Paura d’Amare, con Al Pacino e Michelle Pfeiffer, e poi ancora Exit to Eden, Un Amore Speciale, Se Scappi Ti Sposo, Pretty Princess, Principe Azzurro Cercasi e Quando meno te lo aspetti.
Negli ultimi anni, invece, aveva proposto tre pellicole corali con grandi star ambientate durante le festività americane: Appuntamento con l’Amore (titolo originale Valentine’s Day), Capodanno a New York e la recentissima commedia Mother’s Day, uscita poche settimane fa, con Jennifer Aniston e la sua vecchia pupilla Julia Roberts.
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