[didascalia fornitore=”ansa”]Loredana Bertè[/didascalia]
E’ morto Giuseppe Bertè, il papà di Loredana e Mia Martini all’età di 96 anni. L’uomo viveva da solo in provincia di Varese, per la precisione a Cavaria con Premezzo nonostante fosse originario della Calabria. Lì è sepolta Mimì, morta nel 1995. I messaggi di cordoglio hanno già invaso le pagine social dedicate a Loredana Bertè: Giuseppe Radames era un uomo stimato, per anni professore di greco e latino in diverse scuole del milanese.
Grave lutto, dunque, per la nota cantante italiana: Giuseppe Bertè è mancato all’età di 96 anni. L’uomo, duro e di vecchio stampo, è stato sposato fino al 1965 con Maria Salvina Dato, dalla quale ha avuto quattro bambine: Leda nel 1945, Domenica detta Mimì nel 1947 e mancata nel 1995, Loredana nel 1950 ed Olivia nel 1958. Giuseppe ha avuto un rapporto difficile e turbolento con le figlie: spesso è stato accusato di maltrattamento.
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E’ morto Giuseppe Bertè, padre delle cantanti Loredana e Mia Martini nonché stimato professore lombardo di origini calabresi: nella sua carriera è stato preside di scuola media ed insegnante al liceo.
Uomo solitario di vecchio stampo, è stato più volte definito ‘violento’ da Loredana: ‘Mio padre era violento sia con me che con mia sorella. Quando in casa metteva la musica di Beethoven c’era il terrore. Era il segnale che avrebbe alzato le mani’, ha recentemente raccontato la nota cantante.
‘Essendo la più piccola sono stata fortunata perché non ho preso le botte, ma ha buttato mia sorella dal balcone per un sei in latino, lui era professore di latino e greco ed era un’onta pazzesca mentre Mimì ha rischiato la vita per un 4 in inglese, lei è scappata di casa e l’hanno ritrovata in stato di choc’.
Queste sono le dure parole usate da Loredana Bertè per descrivere il padre, accusato di violenze e misoginia… soprattutto nei confronti di Mia Martini. Difficili anche i rapporti con la madre, in quanto ‘pensasse solo ai soldi’.
Giuseppe Bertè è stato più volte colpevolizzato per la morte della figlia.
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La figura del padre è spesso presente nelle canzoni di Mia Martini: Mimì riusciva ad esprimere tristezza, odio e dolore attraverso la sua voce, ed il richiamo di aiuto era ben chiaro.
Ne ‘Gli uomini non cambiano’, Mimì gridava:
‘Sono stata anch’io bambina
di mio padre innamorata
per lui sbaglio sempre e sono
la sua figlia sgangherata
ho provato a conquistarlo
e non ci sono mai riuscita
e ho lottato per cambiarlo
ci vorrebbe un’altra vita.
la pazienza delle donne incomincia a quell’età
quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità’.
Quando Mia Martini morì si trovava in un appartamento del padre a Cardano, e fu lui l’ultima persona a vederla ancora in vita. Venne trovata morta dopo due giorni, avvolta in un materasso.
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