[didascalia fornitore=”Ansa”]L’immagine di Heidi sulla copertina dell’album Panini dedicato alla celebre serie animata.[/didascalia]
A prima vista il suo nome dirà poco, ma leggendo la sua storia scoprirete che ha fatto tanto per molti di noi: è morto Isao Takahata, regista e produttore giapponese di 82 anni, co-fondatore dello Studio Ghibli con Hayao Miyazaki e autore di celeberrime serie animate come Heidi, Le avventure di Lupin III, Anna dai capelli rossi, Marco e altre ancora, che hanno accompagnato l’infanzia di milioni di bambini e ragazzi in Italia e nel mondo.
Nato il 29 ottobre 1935, Isao Takahata si è spento il 5 aprile 2018 a Tokyo a causa delle complicazioni legate a una malattia cardiaca. Laureatosi in letteratura francese, Takahata si era fatto le ossa nel famosissimo studio d’animazione della Toei Company e, dopo aver girato alcuni episodi della serie ‘Ken il ragazzo lupo’, nel ’69 aveva finalmente esordito alla regia con il lungometraggio animato ‘La grande avventura del piccolo principe Valiant’ (con l’apporto del fraterno amico e collega Miyazaki), accolto benissimo dalla critica.
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Nel ’71 a Isao Takahata e Hayao Miyazaki, che nel frattempo erano passati entrambi alla A Production, un’affiliata della potente casa di produzione Tokyo Movie, affidarono la regia della prima serie di ‘Le avventure di Lupin III’, poi nel 1973 Takahata decise di cimentarsi in un nuovo progetto che avrebbe fatto la sua fortuna (e la gioia di generazioni di bambini): il ‘World Masterpiece Theater’, ovvero l’adattamento in cartoni animati di alcuni famosi romanzi occidentali di letteratura per ragazzi. E così nel ’74 creò Heidi, dall’omonimo romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri (un successo straordinario), poi nel ’76 fu la volta di ‘Marco’ (tratto dal racconto ‘Dagli Appennini alle Ande’ del libro Cuore di Edmondo De Amicis) e nel ’79 di ‘Anna dai capelli rossi’, ispirato al romanzo che porta lo stesso titolo scritto dalla canadese Lucy Maud Montgomery.
Nel 1985 Takahata e Miyazaki coronarono il loro sogno di fondare un proprio studio di animazione per poter lavorare in totale libertà: lo Studio Ghibli. Per il leggendario studio cinematografico giapponese Isao Takahata, morto nel 2018 a 82 anni, avrebbe girato i bellissimi lungometraggi ‘Una tomba per le lucciole’ (1988), incentrato su due bambini vittime della Seconda Guerra Mondiale e che, secondo la critica americana, è uno dei più grandi film bellici mai realizzati, ‘Pioggia di ricordi’ (1991), l’ecologico ‘Pom Poko’ (1994), ‘I miei vicini Yamada’ (1999) e, dopo una lunga pausa, ‘La storia della principessa splendente’ (2013).
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