E’ morto Joe Cocker: “re” delle canzoni rock, è scomparso oggi all’età di 70 anni. Ad annunciarlo è stato il sito della BBC. Il cantante era malato da tempo, “semplicemente unico”, come ricorda il suo storico agente Barrie Marshall che con tristezza nel cuore ha commentato la notizia della morte: “Sarà impossibile riempire il vuoto che lascerà nei nostri cuori”. Il cantante britannico lottava da anni contro il cancro ai polmoni. Iniziò a 15 anni la carriera musicale e divenne famoso grazie alla cover dei Beatles With a little help of my friends e per la colonna sonora di Nove settimane e mezzo.
Considerato uno dei simboli ed eroe di Woodstock, Cocker si è spento all’età di 70 anni, ma già in passato aveva rischiato di morire da giovane, perché in preda ad alcol e droghe. Gli inizi musicali con le cover dei Beatles: fu con Jimmy Page alla chitarra che incise una versione rock blues di Whit a little help from my friends, che diventerà un simbolo di battaglia per milioni di giovani.
Il ricordo del cantante è segnato ancora oggi dalla voce rauca e dalle movenze che mostrava sul palco. Il primo live fu con Leon Russell, con cui realizzò Mad dogs & Englishmen, a cui fu peraltro dedicato un documentario, un classico del cinema del periodo dalle tinte rock degli anni ’70. Poi, le prime difficoltà che misero a repentaglio prima la carriera, poi anche la salute. Negli anni ’80, il brano You Can Leave Your Hat On diventa colonna sonora dello spogliarello di Kim Basinger nel film 9 settimane e mezzo, storico cult, mentre un duetto con Jennifer Warnes è la colonna sonora del film Ufficiale gentiluomo.
Se ne va a 70 anni, Joe Cocker. Era nato a Sheffield, il 20 maggio 1944 dove aveva cominciato la carriera. Prima con il nome di Vance Arnold, il cantante era poi diventato membro degli Avengers, poi dei Big Blues e, infine, della Grease Band. Nessuna “bufala” stavolta, Joe Cocker ci ha lasciati davvero.
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