E’ morto Malik Bendjelloul, il giovane regista svedese di Searching for Sugar Man, il documentario su Sixto Rodriguez premiato con l’Oscar nel 2013. Aveva soltanto 36 anni. Al momento restano oscure le cause del decesso, tuttavia la polizia di Solna ha escluso qualsiasi collegamento criminale.
Nato il 14 settembre 1977 a Ystad, cittadina del sud della Svezia, da padre di origini algerine e madre scandinava, Bendjelloul aveva debuttato in TV da ragazzo recitando come attore nel telefilm Ebba och Didrik. Poi, dopo aver studiato giornalismo all’università di Kalmar e lavorato come reporter per il programma culturale Kobra della SVT, producendo anche diversi documentari musicali, si era dedicato ai viaggi intorno al mondo.
E fu proprio durante uno di questi viaggi che Bendjelloul venne a conoscenza della storia del cantautore folk americano Sixto Rodriguez, molto popolare in Sudafrica ma chel negli USA non era mai diventato famoso e che soprattutto sembrava svanito nel nulla.
Il regista svedese rimase talmente affascinato dalla vicenda di Rodriguez che pensò di farne un documentario, intitolato appunto Searching fo Sugar Man, dove si raccontava la storia di un musicista che intorno negli anni ’70 aveva pubblicato due album, Cold Fact e Coming From Reality, ottimamente recensiti ma dalle scarse vendite. Deluso dall’insuccesso commerciale, Sixto Rodriguez si era ritirato dalla scena musicale senza sapere che le sue canzoni erano nel frattempo diventate il simbolo della lotta all’apartheid in Sudafrica.
Searching fo Sugar Man aveva ottenuto nel 2013 un successo sensazionale, vincendo non soltanto il premio Oscar come miglior documentario, ma anche il BAFTA e decine di altri premi cinematografici. Ma purtroppo resterà l’unico capitolo della filmografia dello sfortunato Malik Bendjelloul.