E’ morto Manrico Gammarota: l’attore e regista si è tolto la vita ieri, 10 febbraio 2015. A 60 anni, l’uomo, che nel nel 2009 aveva ricevuto il premio Persefone come miglior attore per la pellicola ‘La parola ai giurati’ si è suicidato: le motivazioni del gesto sono sconosciute, anche il commento del tragico evento fatto da Alessandro Gassman riassume un’insofferenza di fondo che aveva segnato la vita del Gammarota: ‘È’ morto un amico. Aveva un cuore troppo fragile per affrontare l’avventura della vita. Ciao Manrico, grande essere umano’.
Manrico Gammarota era un uomo fragile: questo emerge attraverso le parole di Alessandro Gassmann, che lo aveva diretto nel film che gli valse il premio Persefone nel 2009, e nel 2010 in ‘Roman e il suo cucciolo’, con il quale ottenne un altro riconoscimento, cioè il premio della critica. Nato a Barletta, viveva ormai da tempo a Roma, ma nella sua città d’origine aveva il ruolo di direttore artistico al teatro Curci, per questo vi faceva spesso ritorno.
Sempre impegnato nel suo lavoro, nelle varie sfaccettature di attore, regista, direttore artistico, autore per teatro, cinema e piccolo schermo, Manrico Gammarota era spesso i giro per tournée, che lo vedevano alle prese con la formazioni dei più giovani che volevano intraprendere il suo mestiere: proprio mentre si trovava a Palo del Colle per un nuovo spettacolo ha deciso di porre fine ala sue esistenza. Anche Carmelo Grassi, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, ha sottolineato la grande figura di riferimento che era per il teatro, ma soprattutto un grande amico, che ha deciso di andarsene lasciando un grande vuoto in tutti coloro che gli volevano bene.