Lutto nel mondo della fotografia: è morto René Burri, il fotografo che – come Albert Korda – viene ricordato dai ‘profani’ soprattutto per uno scatto di Che Guevara pensoso. In realtà – come Korda – Burri è stato autore di importanti reportage in giro per il pianeta e immortalò sia grandi personaggi politici sia le star del mondo del cinema. Una carriera, quella del fotografo Burri, cominciata da giovanissimo: aveva solo 13 anni quando riuscì a ‘prendere’ uno scatto dell’allora primo ministro britannico, Winston Churchill, durante una visita in Svizzera.
Morto in Svizzera dopo una lunga malattia René Burri, uno dei più grandi fotografi del ‘900: le sue foto ritraggono icone come Che Guevara – uno scatto non famoso come quello di Korda finito su bandiere, tazze e magliette, ma comunque suggestivo, che lo ritrae mentre fuma il sigaro – ma anche personaggi del mondo della cultura, come il pittore Pablio Picasso, lo scultore Alberto Giacometti e l’architetto/pittore Le Corbusier, star del mondo del cinema dello spettacolo come Ingrid Bergmann e Ursula Andress ma anche gente comune incontrata, ad esempio, in Vietnam e Brasile e l’architettura in ogni sua declinazione: edifici monumentali, nei confronti del contesto urbano.
Come ricorda l’Ansa, Burri era nato a Zurigo nel 1933 e a soli tredici anni fotografò il primo ministro britannico, Winston Churchill, durante una visita in Svizzera. Prima della fotografia le passioni del fotografo svizzero furono quelle della pittura e del cinema, ma le opportunità date dal suo paese natale in quel periodo erano davvero limitate. Nel 1950, all’eta’ di 17 anni, entra quindi alla scuola di fotografia della sua città, lavorando a qualche documentario. Nel 1955 il suo amico Werner Bischof lo avvicina, mettendolo in contatto con l’agenzia Magnum Photos (di cui diventerà presidente nel 1983) dove presenta il suo reportage sulla realtà dei bambini sordomuti, che venne pubblicato su Life e su altre riviste europee.
Nel corso della sua carriera, Burri ha girato in Italia, Cecoslovacchia, Turchia, Egitto, Israele, Vietnam e Beirut, realizzando importanti reportage. Nel 1991 viene nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dallo Stato Francese e nel 2004 viene realizzata una grande retrospettiva che nel 2005 è arrivata anche in Italia per la
prima volta.
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