È morto Robert Miles, dj e producer diventato popolarissimo negli anni ’90 con le super hit Children, Fable e One and One. Miles, il cui vero nome era Roberto Concina, si è spento a soli 47 anni per un male incurabile. Nato in Svizzera da genitori italiani emigrati nel paese elvetico, era poi cresciuto nella piccola cittadina di Fagagna, in Friuli, prima che la sua professione lo portasse a girare il mondo. Negli ultimi anni si era trasferito a Ibiza dopo aver vissuto a Londra, Los Angeles e Berlino. Dopo che si è sparsa la notizia che Robert Miles è morto, sui social sono apparsi numerosissimi messaggi di cordoglio da parte di amici, colleghi e semplici fan. ‘Sono stato il primo a suonare la tua Children a Radio Deejay. Non riesco ancora a crederci. Robert Miles R.I.P.’, ha scritto fra gli altri Mario Fargetta.
Roberto Concina era nato a Fleurier, vicino Neuchatel, il 3 novembre 1969. Tornato in Italia con la sua famiglia, a soli 17 anni aveva creato una stazione radio amatoriale, debuttando come dj con lo pseudonimo Roberto Milani, che poi avrebbe cambiato nel più ‘internazionale’ Robert Miles.
Nell’autunno del 1995, all’età di 26 anni, pubblicò il singolo Children che nel giro di pochi mesi sarebbe inaspettatamente diventato un successo di portata mondiale, vendendo oltre 5 milioni di copie. Children, classificato nei sottogeneri trance e progressive della musica dance, raggiunse il primo posto non solo in Italia, paese d’origine del dj, ma anche in USA (U.S. Billboard Hot Dance Club Play), Francia, Germania, Belgio, Austria, Svezia, Norvegia, Svizzera e il secondo nel Regno Unito (dove si aggiudicò il disco di platino) e in Irlanda.
Il 7 giugno 1996 Robert Miles diffuse anche il suo primo album Dreamland, che oltre a Children conteneva altri due pezzi destinati a dominare le charts di quel periodo (anche se in misura leggermente minore): Fable e One and One. Anche l’album andò alla stragrande vendendo più di un milione di copie in Europa e circa 500mila negli Stati Uniti. Grazie a questi successi Robert Miles si aggiudicò il Brit Award nel 1997 come Best International Male Newcomer (al momento è l’unico artista italiano ad aver vinto il prestigioso riconoscimento della musica britannica) e il World Music Award nella categoria World’s Best Selling Male Newcomer.
Negli anni successivi Robert Miles pubblicò altri dischi (23am, Organik, Miles Gurtu, Th1rt3en) e numerosissimi singoli, esplorando generi dance molto diversi rispetto a quelli proposti con Dreamland. All’inizio degli anni 2000 aveva inoltre fondato la sua etichetta indipendente, la Salt Records.
Ora che è morto Robert Miles se ne va con lui un pezzo importante degli anni ’90. Ci mancherà.
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