La notizia è arrivata poco fa, l’ex ministro giapponese non ce l’ha fatta dopo essere stato colpito da un proiettile durante un comizio.
Shinzo Abe, l’ex primo ministro giapponese, non ce l’ha fatta ed è morto dopo essere stato colpito alla schiena durante un attentato nelle ultime ore.
La notizia è appena arrivata tramite l’ANSA, dopo che si era detto che le sue condizioni erano molto gravi.
Shinzo Abe è morto, il politico giapponese ucciso da un attentatore
Stava tenendo un comizio nel Nord del Giappone l’ex primo ministro Shinzo Abe, che dopo due anni al governo voleva tornare in pista.
Ma quando erano le 4 di notte in Italia, le 11.30 in Giappone, Shinzo Abe è stato attaccato alla schiena da un attentatore, sparato con colpi di pistola, e le sue condizioni si sono rivelate subito molto gravi. Purtroppo non ce l’ha fatta, l’ex primo ministro è morto, come comunicano l’emittente pubblica NHK e l’agenzia di stampa Jiji.
Dopo essere stato colpito, l’ex premier è stato trasferito subito in ospedale, dopo aver perso molto sangue, ma gli sforzi dei medici non sono stati abbastanza per poterlo salvare.
Le forze dell’ordine giapponesi hanno arrestato il Tetsuya Yamagami, 41 anni, con l’accusa di tentato omicidio per aver esploso i due colpi di arma da fuoco contro l’ex premier a Nara.
L’ambasciatore Usa a Tokyo Rahm Emanuel ha rilasciato una dichiarazione in merito alla morte dell’ex premier, affermando che lo choc per la vicenda è incommentabile: “Abe-san è stato un leader eccezionale del Giappone e un alleato incrollabile degli Usa”.
Chi era Shinzo Abe
Shinzo Abe è stato il primo ministro più longevo del Giappone, ha ricoperto la carica nel 2006 per un anno e poi di nuovo dal 2012 al 2020, prima di dimettersi adducendo motivi di salute.
Era alleato degli USA, mentre era in carica ha promosso politiche da falco in materia di difesa e politica estera e ha cercato a lungo di modificare la costituzione pacifista del Giappone del dopoguerra. Spinse anche per una politica economica che divenne nota come “Abenomics”, basata su allentamento monetario, stimolo fiscale e riforme strutturali.
Dopo di lui, è salito al governo il suo stretto alleato di partito Yoshihide Suga, che fu poi sostituito da Fumio Kishida.