E’ morto Tim Hauser, cantante e fondatore del celebre gruppo vocale dei Manhattan Transfer che dal 1998 faceva parte della Vocal Group Hall of Fame. La notizia del decesso, le cui cause restano ancora imprecisate, l’hanno data su Facebook gli altri tre membri della band, unendosi – così come recita il comunicato ufficiale – ‘alla affezionata moglie Barb, ai suoi bellissimi figli, alla famiglia e al resto del mondo nel piangere la perdita del nostro caro amico e partner musicale‘.
Nato nei pressi di New York il 12 dicembre 1941, Tim Hauser aveva cominciato a cantare professionalmente già a 15 anni in vari gruppi, ma nonostante i suoi impegni musicali era comunque riuscito a prendersi una laurea in Economia nel ’63, circostanza che gli permise per qualche tempo di lavorare nel settore marketing di alcune società.
Nel 1969 decise però di dedicarsi completamente alla musica e al canto fondando la prima formazione dei Manhattan Transfer (nome derivato dal titolo dell’omonimo romanzo di John Dos Passos) con Gene Pistilli, Marty Nelson, Erin Dickins e Pat Rosalia. Il gruppo però, nonostante la pubblicazione dell’album Junkin’, ebbe vita breve a causa di profonde divergenze artistiche fra i vari membri (e in particolare tra lo stesso Hauser e Gene Pistilli).
Il sogno sembrava finito prima ancora di cominciare e Tim Hauser si trovò addirittura a svolgere il mestiere di tassista per tirare avanti la baracca. Non sapeva però che le corse in taxi sarebbero state la sua fortuna, visto che proprio durante uno di questi viaggi conobbe casualmente l’aspirante cantante Laurel Massé (rivelatasi una fan dei primi Manhattan Transfer) con la quale, insieme a Janis Siegel e Alan Paul, decise di riformare il gruppo vocale.
Il resto è storia nota: dopo tre anni di concerti nei locali di New York, i nuovi Manhattan Transfer furono scoperti da Ahmet Ertegun, potentissimo proprietario dell’etichetta Atlantic Records, che nel ’75 decise di produrre il loro primo album omonimo. Fu l’avvio di una carriera che avrebbe portato il gruppo a ottenere grandissimi successi, nonostante l’uscita di scena di Laurel Massé, che lasciò i MT nel 1978 a causa di un grave incidente stradale venendo sostituita da Cheryl Bentyne.
Con Tim Hauser imprescindibile punto di riferimento, i Manhattan Transfer hanno pubblicato una ventina di album di inediti, venduto milioni di dischi e vinto otto Grammy Awards, di cui uno nel 1981 nella categoria ‘Best Pop Vocal Performance By A Duo Or Group With Vocal’ per la famosa hit The Boy From New York City, e un altro nel ’91 come ‘Best Contemporary Jazz Performance’ per Sassy.
Tim Hauser aveva dedicato l’intera sua carriera ai Manhattan Transfer, tanto che in oltre quarant’anni aveva pubblicato un solo album da solista, e per giunta in età già avanzata, Love Stories del 2007.
La storia della celebre vocal band non finisce però con lui, visto che i tre membri superstiti, Janis Siegel, Cheryl Bentyne e Alan Paul, hanno già fatto sapere che per onorare la sua memoria e gli impegni presi in precedenza, terranno i concerti già in calendario esibendosi in trio.
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