La saga di Rocky perde uno dei suoi protagonisti più noti: è morto Tony Burton, l’attore che in tutti i film della serie ha interpretato il personaggio di Tony ‘Duke’ Evers, l’allenatore prima di Apollo Creed (nei primi due episodi) e poi dello stesso Rocky Balboa. Burton, che insieme a Stallone e a Burt Young (Paulie) era l’unico ad aver preso parte a ognuno dei sei capitoli della celebre saga pugilistica (anche se nel quinto appare solo in poche scene all’inizio e in un flashback alla fine), si è spento all’età di 78 anni dopo aver trascorso l’ultimo anno quasi sempre in ospedale, tanto che non era neppure riuscito a vedere Creed, lo spin-off della serie di Rocky. Due anni, inoltre, gli era morto il figlio Martin a soli 43 anni per un attacco cardiaco.
Ovviamente gli appassionati della saga di Rocky conoscono alla perfezione il personaggio di Tony ‘Duke’ Evers, un allenatore serio e preparato totalmente devoto alla causa dello spavaldo campione del mondo Apollo Creed. Nel primo film della saga, Tony prova a mettere in guardia Apollo sulle insidie del match contro lo sconosciuto Balboa ma non viene ascoltato, e il suo pugile va incontro a una dura lezione (Tony è addirittura tentato di gettare la spugna sul ring) nonostante riesca comunque a vincere l’incontro ai punti. Nel secondo capitolo Apollo, spinto dalle critiche dell’opinione pubblica che avrebbe visto più giusto un pareggio nel primo match, concede la (per lui) fatale rivincita a Rocky non ascoltando il consiglio di Tony, secondo cui sarebbe stato meglio evitare quel tipo di avversario (celebre il discorso con cui tenta di scoraggiarlo: ‘Io t’ho visto batterlo, ma non ho mai visto nessuno prenderne tante in quel modo, eppure continuava ad attaccare come un maledetto. Uno così non ci deve entrare nella nostra vita. Lascialo stare quello, lascialo stare quello’). Nel terzo e nei capitoli successivi Tony diventa l’allenatore di Rocky (prima insieme allo stesso Apollo e poi da solo dopo la morte di quest’ultimo nel match con Ivan Drago) al posto dell’ormai deceduto Mickey.
Nella sua lunga carriera di attore Tony Burton (che aveva vissuto una giovinezza turbolenta passando persino tre anni e mezzo in carcere per furto) non era stato però soltanto Tony ‘Duke’ Evers della saga di Rocky, avendo partecipato ad altri film come I Coltelli del Vendicatore di Mario Bava, Distretto 13 – Le Brigate della Morte di John Carpenter, Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg e Bound – Torbido Inganno dei fratelli Wachowski. Era apparso pure nel famosissimo Shining di Stanley Kubrick, ma la scena in cui compare venne poi eliminata nella versione europea della pellicola.
Molto probabilmente, se domenica Sylvester Stallone vincerà (come vogliono i pronostici) l’Oscar per il miglior attore non protagonista grazie a Creed, dedicherà la statuetta proprio alla memoria del suo vecchio amico e collega Tony Burton.
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