Mosca ha accusato ufficialmente Londra di essere parte integrante dell’attacco al Nord Stream ma anche dell’attacco a Sebastopoli.
Il ministro della difesa russo ha riferito che le indagini hanno rivelato il coinvolgimento della marina britannica nella vicenda del Nord Stream. La presa di posizione di Mosca è netta e accusa Londra di essere parte strategica anche dell’attacco coi droni a Sebastopoli.
Mosca ha accusato pubblicamente il Regno Unito di aver preso parte al sabotaggio di Nord Stream nel mar Baltico il 26 settembre. L’attacco al gasdotto non ha avuto una spiegazione chiara e le indagini sono state condotte da diverse nazioni ma non indagini congiunte.
Ciò che è emerso dalle immagini trasmesse di recente sono le evidenti esplosioni che non lasciano spazio all’immaginazione. Il coinvolgimento concreto di uno stato o dell’altro non è stato però appurato.
Molte accuse reciproche e più volte nel tempo tra Russia e Usa ma l’accusa a Londra di oggi è qualcosa che ha sorpreso le autorità mondiali.
I russi hanno parlato della Royal navy britannica e hanno spiegato: “La Marina britannica ha preso parte alla pianificazione, al supporto e all’attuazione di un atto terroristico nel Mar Baltico per indebolire i gasdotti Nord Stream”.
Accuse chiare e precise che non arrivano da sole ma proprio nel giorno in cui è stata colpita una flotta russa a Sebastopoli.
Il Cremlino accusa Londra di essere parte strategica anche nell’attacco avvenuto a Sebastopoli. Nonostante non abbiano fornito ancora documentazioni si evince dal comunicato che le forze armate britanniche hanno partecipato anche alla distruzione delle navi russe effettuata tramite droni.
Il ministro della difesa russo ha affermato: “La preparazione di questo atto terroristico e l’addestramento del personale militare del 73 Centro speciale per le operazioni marittime ucraino sono stati effettuati sotto la guida di specialisti britannici situati nella città di Ochakov”.
Mosca ha deciso poche ore fa che il corridoio del grano è ora interrotto. Dopo l’attacco di Kiev con i droni, non sarà più parte del patto del grano. L’Onu si è subito fatto avanti per intercedere con le autorità russe in modo da poter negoziare.
La Turchia ha avvisato trattive con la Russia per evitare di alimentare ulteriormente la crisi già in atto.
Stephane Dujarric portavoce dell’Onu ha dichiarato: “È fondamentale che tutte le parti si astengano da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l’iniziativa sul grano, che è uno sforzo umanitario fondamentale“. Ha specificato inoltre che è un servizio che aiuta milioni di persone nel mondo e va preservato.
Kiev ha specificato che si tratta di un pretesto della Russia per poter rescindere dal patto del corridoio del grano. Il modo per avere una scusa a cui aggrapparsi per giustificare l’azione davanti alle autorità internazionali. La guerra non si ferma e le persone in difficoltà aumentano di ora in ora. L’Ucraina è combattente e non solo al fronte dato che le persone vivono in un costante clima di tensione e apprensione ma adempiono ai doveri collettivi.
Le nazioni occidentali invece soffrono per le ripercussioni economiche e sociali che sta causando il conflitto, ma continuano a sostenere un Paese privato dei proprio territori.
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