Moses Farrow, figlio adottivo di Woody Allen e Mia Farrow, difende il padre dall’accusa di aver molestato la sorella Dylan quando aveva solo sette anni. Oggi 36enne, il giovane che fu adottato dalla coppia, decide di raccontare la sua verità dei fatti puntando il dito contro la madre, a suo parere violenta e desiderosa solo di vendetta nei confronti dell’ex marito, innamoratosi di Soon-Yi, anche quest’ultima adottata dalla coppia.
‘È ovvio che Woody (Allen, ndr) non ha molestato mia sorella’: con queste parole Moses Farrow difende il regista dalle accuse di abusi sessuali nei confronti di Dylan. In una lunga intervista rilasciata a Eric Lax e contenuta nel libro ‘Start to Finish: Woody Allen and the Art of Moviemaking’, il figlio di Woody e Mia Farrow si lascia andare ad un lungo sfogo e lancia pesanti accuse nei confronti della madre adottiva, una donna che – a suo dire – avrebbe fatto ai figli il ‘lavaggio del cervello’ perché profondamente ferita dal tradimento del marito con Soon-Yi.
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Moses Farrow decide, dunque, di ricostruire una storia che ha tentato di gettare fango sul nome di Woody Allen.
Il regista, che fu legato a Mia Farrow dal 1980 al 1992, ebbe dalla moglie il figlio Roman, a cui si aggiunsero gli altri tre adottati: Moses, Dylan e Soon-Yi.
Proprio con quest’ultima, Allen intrecciò una relazione che fece adirare enormemente la moglie che, ferita per il tradimento con la ragazzina adottata dalla coppia, cercò di creare attorno ai figli ‘un’atmosfera di paura e odio’.
Questo è quanto rivela Moses Farrow che sostiene fermamente che la sorella Dylan si sia inventata tutto per compiacere la madre: ‘[…]Il giorno di cui parla Dylan, in casa eravamo in sei o sette. Eravamo tutti in camere aperte e nessuno, né mio padre né mia sorella, era chiuso in una stanza’.
Così, Moses descrive il giorno in cui Woody Allen avrebbe abusato sessualmente della sorella, aggiungendo: ‘Io non so se mia sorella davvero creda di esser stata molestata o se stia cercando di compiacere mia madre. Avere mia madre dalla tua parte era una motivazione molto potente, dato che averla contro era terribile’.
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Le accuse della figlia Dylan contro Woody Allen, però, furono molto precise e rese pubbliche attraverso una lettera che venne pubblicata sul New York Times.
‘Qual è il vostro film preferito di Woody Allen? Prima di rispondere dovreste sapere che quando avevo sette anni, Woody Allen mi prese per mano e mi portò in una piccola soffitta al primo piano di casa nostra, mi disse di stendermi e di giocare con il trenino di mio fratello’ – così inizia a raccontare Dylan.
‘Quindi abusò sessualmente di me, e mi parlò mentre lo faceva, sussurrandomi che ero una brava bambina, che questo sarebbe stato il nostro segreto, e mi promise che saremmo andati insieme a Parigi e io sarei stata una grande attrice nei suoi film’.
Woody Allen, tuttavia, non fu mai accusato formalmente di questo reato che, dal canto suo, ha sempre negato.
Ad oggi, dopo l’intervista di Moses Farrow, Dylan ribadisce l’accusa e, attraverso il People, ha risposto al fratello continuando a difendere la madre Mia: ‘I miei ricordi sono la verità e sono i miei, ci convivrò per il resto della mia vita, e mia madre non mi ha mai cacciato in testa falsi ricordi’.
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