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Al via dal 4 dicembre scorso, la mostra dedicata a Bramante, allestita a Milano alla Pinacoteca di Brera, rimarrà aperta al pubblico fino al 22 marzo 2015. In occasione dei cinquecento anni dalla scomparsa del grande architetto e pittore rinascimentale, infatti, la famosa galleria d’arte meneghina ha voluto rendere omaggio all’artista con una mostra che racconta il suo lungo soggiorno a Milano e l’influenza che la sua opera ha avuto sugli artisti lombardi dell’epoca. L’esposizione, che accoglie una trentina di opere tra disegni, dipinti e sculture, ha ricevuto, tra l’altro, il sostegno di Giorgio Armani che, dopo la richiesta di finanziamenti avanzata dalla Pinacoteca lo scorso mese di maggio, ha risposto con entusiasmo all’appello.
Donato Bramante, dunque, è il protagonista di una bella mostra dal titolo ‘Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1577-1499‘ allestita nelle sale della Pinacoteca di Brera ed aperta al pubblico fino al prossimo mese di marzo. Una trentina di opere raccontano il percorso artistico del ‘cosmografo, poeta volgare, et pittore valente, et gran prospettivo‘ – come lo definì fra’ Sabba da Castiglione – durante gli anni trascorsi nel capoluogo lombardo, dove giunse, dopo gli anni di formazione alla corte d’Urbino, nel 1478. Qui, insieme a Leonardo da Vinci, fu protagonista di un rinnovamento artistico che toccò non solo l’architettura ma tutte le arti figurative, portando alla creazione di capolavori come i chiostri e la canonica della Basilica di Sant’Ambrogio, la chiesa di Santa Maria presso San Satiro, la tribuna di Santa Maria delle Grazie e alcuni progetti riguardanti l’interno del Duomo di Milano.
Ma nel capoluogo lombardo Bramante non diede prova solo del suo grande talento come architetto ma si cimentò con successo anche nelle arti grafiche e nella pittura: la mostra, infatti, espone alcuni dei suoi più noti capolavori, il Cristo alla Colonna e Uomini d’arme, un ciclo pittorico realizzato per la casa di Via Lanzone a Milano, tra gli esempi più significativi di pittura prospettica rinascimentale.
Non solo i capolavori realizzati durante il periodo milanese, la mostre espone anche importanti opere bramantesche provenienti da altre città italiane. Lo scopo è quello di illustrare il percorso creativo di un artista che seppe trasformare Milano da tardogotica a città rinascimentale, influenzando, con la sua arte, tutti gli artisti che vi ruotavano intorno.
Cresciuto alla corte dei Montefeltro di Urbino, a stretto contatto con artisti come Piero della Francesca, Donato Bramante fu una delle personalità pià ingegnose di tutto il Rinascimento italiano. Architetto, incisore, pittore e poeta, incarnò alla perfezione il concetto dell’artista ‘trasversale’, rinnovando, più di qualsiasi altro, il linguaggio architettonico dell’Italia cinquecentesca.
La mostra Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499 è aperta fino al 22 marzo 2015 secondo i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.15; venerdì dalle 8.30 alle 21.15; chiuso il lunedì.
Per informazioni 02 72263259 oppure consultare il sito www.brera.beniculturali.it
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