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Una grande mostra dedicata a Marc Chagall è in programma a Palazzo Reale a Milano dal 17 settembre 2014 fino a gennaio del prossimo anno. Il capoluogo lombardo, infatti, ospiterà una delle più grandi retrospettive mai dedicate in Italia al celebre pittore avanguardista, le cui opere, circa 220, saranno esposte proprio nel famoso centro culturale della città. Qui, attraverso il percorso espositivo che sarà allestito, si potranno ammirare dipinti mai esposti prima, appartenenti alle collezioni private degli eredi o provenienti dai più importanti musei del mondo.
La mostra, che esporrà capolavori da Le petit salon, primo dipinto del grande artista ebreo, alle ultime monumentali opere di fine Novecento, si articolerà in diverse sezioni che richiamano cronologicamente tutta l’esperienza artistica di Chagall: il periodo russo, con i primi dipinti realizzati a Vitebsk e a San Pietroburgo; quello parigino, a contatto con il cubismo, il fauvismo e il simbolismo; il ritorno in madrepatria fino al 1921 quando, dopo aver assunto incarichi ufficiali per il governo sovietico, fondò il Museo di arte moderna di Vitebsk e una scuola d’arte; il secondo soggiorno in Francia, fino all’esilio negli Stati Uniti prima della Seconda Guerra Mondiale; e la decisione di rientrare in Europa, per stabilirsi definitivamente in Costa Azzurra, dove ritroverà, grazie al clima più sereno, un linguaggio poetico disteso e cromaticamente molto più vivace.
Esponente eclettico del modernismo e dell’avanguardia, Marc Chagall, nato a Vitebsk, in Bielorussia, nel 1887, fu pittore originale e soprattutto intimamente legato alle sue origini ebree: una scelta che, durante il Novecento, significava esporsi a persecuzioni razziali e mettere in pericolo la propria vita. A dispetto del rischio, però, l’artista scelse di difendere sempre la propria identità culturale, e lo fece con la sua opera, per tutta la vita. Una vita che lo portò a sperimentare tutte le più importanti correnti pittoriche del modernismo post Prima Guerra Mondiale: dal cubismo, al fauvismo, al simbolismo, pur mantenendo sempre uno stile del tutto personale, fedele alle sue radici ebraiche, legate alla piccola comunità levitica che gli diede i natali, e alle umili condizioni del suo villaggio d’origine. I suoi quadri, infatti, riflettono proprio quel tipo di vita, fatta di contadini, rabbini e molti altri soggetti religiosi, rappresentati sulla tela secondo i concetti delle moderne correnti pittoriche e caratterizzate da una spinta cromatica che, per certi versi, anticipa addirittura quelle surrealista.
La mostra di Marc Chagall, curata da Meret Meyer e Claudia Zevi – e organizzata dal comune di Milano e da Palazzo Reale – seguirà i seguenti orari:
lunedì dalle 14.30 alle 19.30
da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30
giovedì e sabato apertura prolungata fino alle 22.30
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