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Mostra di Mario Sironi a Roma al Vittoriano: il grande complesso monumentale accoglierà, dal 4 ottobre prossimo al 15 febbraio 2015, un’esposizione monografica dedicata al grande artista sardo che fu pittore, illustratore, grafico, ma anche architetto, scultore e decoratore. Sironi, tra i pittori più originali del Novecento italiano, è stato uno degli esponenti più autorevoli del Futurismo europeo, insieme ad artisti come Umberto Boccioni e Fortunato Depero.
La grande mostra in programma al Vittoriano accoglierà, dunque, una serie di opere – tra disegni, bozzetti, tempere, illustrazioni e dipinti ad olio – che racconteranno tutto il percorso artistico del pittore sassarese, a partire dagli esordi legati al divisionismo fino all’ultima produzione segnata da una tormentata ricerca espressiva. Mario Sironi, infatti, fu un artista estremamente moderno nella sua creazione artistica, intendendo l’opera d’arte sia come strumento di comunicazione che come esperienza estetica totalizzante.
La mostra, che cade proprio nel centotrentesimo anniversario della sua nascita, documenterà – attraverso le opere più significative – tutto il ciclo pittorico sironiano, partendo dalla stagione divisionista e simbolista, raccontata dalle opere provenienti dalla collezione privata di Cristina Sironi, sorella maggiore dell’artista, fino all’epoca futurista e metafisica. Sarà documentata, inoltre, anche la ‘crisi espressionista’ che colpì il pittore tra gli anni Venti e gli anni Trenta e il periodo successivo caratterizzato dall’approdo alla pittura murale. E poi ancora la stagione neometafisica, il ritorno al quadro negli anni Quaranta e le opere del dopoguerra, fino all’ultimo periodo della sua produzione artistica.
Mario Sironi, nato a Sassari nel 1885 e morto a Milano nel 1961, è stato uno degli artisti più significativi del secolo scorso. Fondatore del ‘Novecento Italiano’ e appassionato teorizzatore della pittura murale, ha dato voce a quell’umanesimo civile tipico della tradizione fascista italiana degli anni Venti e Trenta. La sua produzione artistica, segnata da un forte senso di plasticità e di colore derivati da modelli pre-rinascimentali, rimane senza dubbio tra le più originali ed affascinanti di tutta l’arte italiana del XX secolo.
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