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In mostra Mimmo Rotella a Milano: Palazzo Reale ospita, fino al 31 di agosto, una grande esposizione dal titolo ‘Mimmo Rotella. Décollage e retro d’affiches‘ una rassegna di opere d’arte dedicata ad una delle personalità più rappresentative ed influenti dell’arte italiana del secolo scorso. La mostra – curata da Germano Celant e promossa dal comune del capoluogo lombardo – espone circa centosessanta opere, focalizzando l’attenzione soprattutto sul periodo delle prime sperimentazioni sul manifesto lacerato, nel 1953, fino alla consacrazione, nel 1964, con l’invito alla XXXII Biennale di Venezia.
Artista poliedrico di origine calabrese – nacque a Catanzaro nel 1918 – Rotella è noto nel mondo dell’arte soprattutto per l’invenzione del décollage, una tecnica sperimentale in base alla quale, a differenza del collage, si parte da un oggetto artistico da cui vengono però staccate delle parti. Prendendo come oggetto d’ispirazione il simbolo del rinato contesto urbano di metà anni Cinquanta – ossia il manifesto pubblicitario – Rotella trae la sua arte da una immagine (volutamente) strappata, come se fosse stata lacerata dal trascorrere del tempo o da altre casualità, in cui si sommano colori che emergono, però, dal fondo attraverso immagini irregolari.
Di questa pratica Mimmo Rotella ha fatto il tratto distintivo della sua espressione artistica, con una serie di rimandi visivi che conducono decisamente verso la Pop Art americana, l’Arte Informale e la Nouveau Réalisme. Un ‘miscuglio’ sapiente quanto azzeccato e geniale che ha reso l’artista una vera e propria icona popolare, grazie ai suoi ‘manifesti strappati‘.
La mostra, proprio per contestualizzare l’opera di Rotella nell’ambito del panorama artistico internazionale degli anni Cinquanta e Sessanta – e comprendere così il suo contributo e la sua originalità – espone anche alcuni lavori che si confrontano con quelli di altri grandi protagonisti dell’arte contemporanea, quali Filippo Tommaso Marinetti, Enrico Prampolini, Kurt Schwitters, Hannah Höch, Jean Fautrier, Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni e tanti altri.
Un’esposizione sicuramente da non perdere, questa dedicata a Mimmo Rotella, occasione, tra l’altro, per intraprendere un viaggio nell’Italia del dopoguerra arricchito da prestiti di collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, tra cui il Museo del Novecento di Milano, la MACRO di Roma, il Centre Pompidou di Parigi e la Tate Modern di Londra.
La mostra seguirà i seguenti orari:
martedì, mercoledì, venerdì e domenica: dalle 9.30 alle 19.30.
giovedì e sabato: dalle 9.30 alle 22.30
lunedì: dalle 14.30 alle 19.30.
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