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Una mostra su Cornelis Escher è in programma, dopo Treviso, a Milano, dove, nelle sale di Palazzo Reale, saranno esposti, da luglio 2016 a gennaio 2017 (le date precise sono in via di definizione), alcune delle opere più famose dell’artista olandese. Una grande antologica che racconta il talento e la carriera artistica di Escher, celebre per le sue incisioni ‘fantastiche’ sospese tra mondo reale e mondo riflesso, tra sogno e realtà, mescolando elementi geometrici e giochi di prospettiva, per un risultato unico che solo l’arte del paradosso di Escher è riuscita a raggiungere.
Dopo Treviso, dunque, il maestro delle ‘creazioni impossibili‘, Maurits Cornelis Escher, arriverà a Milano dove, a partire da luglio 2016 sarà in mostra nelle sale di Palazzo Reale. Un’esposizione che ospiterà oltre cento opere tra le più celebri di Escher, da Mano con sfera riflettente a Convesso e Concavo, che ne descrivono il linguaggio, lo stile e i tanti universi culturali che, seppur inconciliabili tra loro, trovano nell’arte fantastica ‘escheriana’ una dimensione unica, originale e di grande impatto visivo. Tra gli eventi più attesi dell’anno, la mostra in programma a Milano offre la possibilità, agli appassionati e non, di scoprire un’arte insolita, ambigua, a tratti inquietante, che incanta con disegni e litografie impiegati, tra l’altro, negli ambiti più diversi – dalle copertine dei dischi ai francobolli, dalle piastrelle alle scatole regalo.Opere d’arte uniche che raccontano un artista visionario, sempre in bilico tra matematica e arte.
Nato nel 1898, Cornelis Escher è l’artista famoso per le incisioni su legno che rappresentano mondi e creazioni impossibili. La sua arte, contaminata dalla passione per le scienze, si basa sul paradosso geometrico: racconta lo spazio, infatti, mescolando forme geometriche e forme più armoniose. La sua passione per la matematica e la logica (le sue creazioni sono molto amate dagli scienziati) risente delle grandi teorie del XX secolo, dalla relatività alla psicanalisi, studi che lo stesso Escher è riuscito a tradurre in straordinarie opere d’arte.