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Mostra Monet a Torino: dal 2 ottobre al 31 gennaio 2016 il capoluogo sabaudo celebra il padre dell’Impressionismo. Quaranta capolavori, provenienti dalle Collezioni del Musée d’Orsay, saranno visibili al pubblico nelle sale della Galleria d’Arte Moderna, per raccontare uno dei protagonisti più illustri della grande stagione dell’Impressionismo francese. A cura di Xavier Rey, conservatore presso il museo parigino, e Virginia Bertone, conservatrice presso la GAM di Torino, la mostra si preannuncia tra i grandi eventi del prossimo autunno, ospitando la collezione più importante dedicata a Monet che ne testimonia l’arte, l’opera e i momenti più significativi, quelli, cioè, che lo hanno consacrato come il padre assoluto dell’Impressionismo.
Torino, dunque, celebra Claude Monet, con una straordinaria rassegna monografica che accoglie quaranta capolavori provenienti dal Musée d’Orsay di Parigi. Un evento eccezionale non solo per la presenza delle opere più famose – ed importanti – del maestro francese, ma per la presenza di capolavori che, grazie ai prestiti del museo parigino, saranno esposti per la prima volta in Italia.
Emblema della mostra il frammento centrale de ‘Le dèjeuner sur l’herbe‘, opera monumentale concepita come omaggio – e sfida – nei confronti di Manet, il cui quadro, dal medesimo titolo, era stato oggetto di critiche quando fu esposto, per la prima volta, nel 1863. Sebbene Monet non terminò mai la sua opera, essa rappresenta la ‘summa’ della sua visione artistica, riassumendo le caratteristiche fondamentali della pittura en plain air che, di lì a poco, avrebbe portato all’affermazione definitiva dell’Impressionismo.
Ad arricchire la rassegna – che documenta i momenti decisivi dell’attività di Monet – una selezione di opere che illustrano i luoghi che furono scenario della ricerca artistica del pittore – dagli studi dei riflessi della luce sull’acqua ad Argenteuil a quelli legati al soggiorno di Vétheuil – ed un preziosissimo trittico composto e appartenuto a Paul Durand-Ruel, il mercante d’arte parigino grazie al quale il mondo conobbe i capolavori e i maestri dell’Impressionismo.
L’ultima parte della produzione artistica di Monet, infine, è documentata dall’eccezionale presenza di altri due grandi capolavori: ‘Cattedrale di Rouen: Le portail, temps gris‘ e ‘Le portail et la tour Saint-Romain, plein soleil‘.
Un appuntamento con l’arte assolutamente da non perdere, dunque, la mostra in programma alla GAM di Torino, dal 2 ottobre prossimo al 31 gennaio 2016: una grande monografica dedicata alla complessa evoluzione artistica di Monet che, evidenziandone i tratti distintivi più importanti, racconta la qualità pittorica della sua arte e l’originalità che lo hanno reso il padre indiscusso dell’Impressionismo francese.
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