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Una mostra dedicata a Tamara De Lempicka è in arrivo a Torino, a Palazzo Chiablese, dal 19 marzo al 30 agosto 2015. Un centinaio di opere, suddivise in diverse sezioni tematiche, raccontano il percorso artistico e la vita di una delle pittrici più trasgressive e controverse del secolo scorso, le cui opere sono diventate delle icone riconosciute ormai in tutto il mondo. L’esposizione, promossa dal comune di Torino, in collaborazione con Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group, è a cura di Gioia Mori ed accoglie, oltre ai capolavori più celebri dell’artista polacca, anche alcuni filmati d’epoca, la ricostruzione della mostra di New York nel ’33 e diversi scatti di Brassai.
Tamara De Lempicka, (in)discussa esponente dell’Art Déco del Ventesimo secolo, arriva dunque a Torino che, dal 19 marzo al 30 agosto 2015, ne ospiterà, a Palazzo Chiablese, i capolavori più famosi. Un’esposizione che, ancor prima di cominciare, ha suscitato non poche polemiche vista la vicinanza con il Duomo della città dove, nello stesso periodo, sarà esposta la Sacra Sindone – fino al settembre scorso, infatti, non era certo che la mostra si realizzasse anche perché, stando a quanto affermato dalla Curia, le sale di Palazzo Chiablese sarebbero dovute servire ‘per permettere ai pellegrini di confessarsi prima di visitare il Sacro Lino‘. Per questo motivo la stessa Curia aveva chiesto, senza successo – e da qui le polemiche – di trasferire la mostra nelle sale della Gam. La querelle sembra ora essersi risolta e la personale dedicata a Tamara De Lempicka si svolgerà, come da programma, nelle sale di Palazzo Chiablese.
Come dicevamo, le opere saranno esposte secondo un percorso suddiviso in sezioni, ognuna delle quali dedicata ad un diverso aspetto dello stile e del linguaggio pittorico dell’artista: la prima, I mondi di Tamara, sull’esperienza vissuta tra Europa e Stati Uniti; la seconda sul primo genere a cui si dedicò, ossia la Natura Morta; la terza sull'(insospettabile) interesse – vista la ‘trasgressione’ delle sue opere – per la pittura devozionale, e la quarta dedicata al genere che le procurò maggiore successo, la ritrattistica. A tal proposito, la mostra punterà l’attenzione su tre aspetti particolari: i ritratti dedicati alle amazones (ossia le amiche più vicine all’artista), quelli dedicati ad Ira Perrot ed i ritratti dedicati ai bambini, in particolare alla figlia Kizette.
Altre due sezioni, infine, racconteranno il tema del nudo ed il continuo rapporto che la pittrice aveva con il mondo della moda. Come già detto, la mostra sarà arricchita da una serie di disegni e di fotografie di Albin-Guillot e Brassai che, a confronto con le opere in mostra, illustreranno la ricerca della pittrice sul concetto di illuminazione che rende i suoi quadri molto simili a scorci da studio fotografico.
Moderna e glamour, Tamara De Lempicka affascina per la forte carica di sensualità che emanano i suoi dipinti: ‘morbidezza’ delle linee e colori caldi e decisi, conferiscono ai suoi soggetti, in particolare quelli femminili, un fascino trasgressivo e fuori dagli schemi.
Nata nella Varsavia zarista di fine Ottocento, inizia il suo brillante percorso artistico nella Parigi ‘ruggente’ degli anni Venti diventandone non solo pittrice di successo ma anche icona (artistica) bella e disinibita. La sua pittura, visiva, sensuale e a tratti scandalosa, denuncia in realtà il malessere dell’uomo e il disagio della società moderna, quella, cioè, che prelude all’imminente tragedia della guerra.
La mostra in programma a Torino, dunque, racconta la vita e la carriera di una delle artiste più brillanti del XX secolo, che vale la pena di conoscere poiché le sue opere testimoniano la modernità con un linguaggio artistico nuovo, originale e dal fascino indiscutibile.
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