Una grande mostra a Milano, per questo 2014 ricco di eventi, celebra alla Triennale una delle istituzioni culturali più importanti del Paese: la televisione. Dopo il successo ottenuto a Roma, approda nel capoluogo lombardo ‘1924 – 2014. La Rai racconta l’Italia’, un’esposizione che ripercorre, fino al 15 di giugno, la storia del nostro immaginario collettivo, attraverso i programmi e i volti che hanno segnato le vicende sociali e culturali degli italiani dal dopoguerra ad oggi.
Organizzata con il patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana e del Ministero per i Beni e le Attività culturali, la mostra si avvale della prestigiosa collaborazione di personalità del calibro di Sergio Zavoli, Piero Angela, Andrea Camilleri, Emilio Ravel, Bruno Vespa, Piero Badaloni, Arnaldo Plateroti e Bruno Pizzul. A ciascuno di essi è affidato il ruolo di testimonial per le otto sezioni centrali della mostra – informazione, scienza, cultura, spettacolo, politica, società, economia e sport – che raccontano i sessant’anni di storia della televisione italiana.
Una sezione introduttiva, dal titolo ‘La Rai: una bella impresa italiana’, apre l’esposizione illustrando con materiale d’archivio, verbali e ordini di servizio, l’origine e la nascita dell’azienda, dall’Uri, all’Eiar, fino alla Rai. Un racconto delle origini arricchito da un set televisivo degli anni settanta, allestito con strumenti originali dell’epoca, per offrire ai visitatori il ‘dietro le quinte’ dei programmi più famosi, quelli che fanno ormai parte dell’immaginario collettivo degli italiani. A metà percorso, un’esposizione di costumi di scena evoca le icone televisive che hanno fatto l’epoca della tv nostrana, a testimonianza dell’evoluzione che ha vissuto lo stile italiano, dai primi anni sessanta ad oggi.
Una sezione a parte, una sorta di mostra dentro la mostra, è dedicata alla storia della Radio, grazie a diverse postazioni tematiche interattive che offrono ai visitatori non solo una vasta selezione di programmi radiofonici leggendari, ma anche una colonnina interattiva del Radiocorriere e documenti storici come le ‘Norme per la redazione di un testo radiofonico’, scritte nel 1973 da Carlo Emilio Gadda. La Triennale di Milano celebra un pezzo di storia d’Italia, dunque, raccontando i grandi cambiamenti sociali, culturali e scientifici che hanno attraversato il Paese, dal 1924, con la nascita della prima emittente radiofonica italiana, ad oggi. Ma non solo. La mostra di Milano è soprattutto la storia di una istituzione, la Rai, che vuole essere, ancora prima che un servizio pubblico, prezioso custode di memoria storica: quella dei simboli, dei volti e dei programmi memorabili della nostra televisione, che ci hanno tenuto compagnia, scrivendo oltre mezzo secolo di vita italiana.