La rabbia nei confronti dell’arbitro Anthony Taylor dopo la finale di Europa League persa dalla sua Roma contro il Siviglia è costata cara a José Mourinho. Per decisione dell’Organo disciplinare, etico e di controllo della Uefa, infatti, il tecnico portoghese è stato squalificato per i prossimi quattro turni. Ma la stangata non è arrivata solo per l’allenatore giallorosso, anzi: anche i tifosi della squadra della Capitale non potranno partecipare alla prossima trasferta della loro squadra del cuore in ambito europeo, né potranno godersi il debutto in casa all’Olimpico.
E dalla Uefa non sono arrivate buone notizie neanche per la Fiorentina e per il West Ham. I tifosi Viola, infatti, non potranno partecipare alla prossima trasferta europea della squadra di Vincenzo Italiano per aver lanciato dei fumogeni in campo durante la semifinale di Conference League contro il Basilea, mentre gli inglesi, che durante la partita di Braga avevano lanciato degli oggetti in campo e avevano ferito anche il capitano dei toscani, Cristiano Biraghi, le trasferte vietate saranno due. Per tutte e tre le società, sono arrivate anche multe salatissime.
Le finali delle coppe europee, quella di Champions League dell’Inter, quella di Europa League della Roma e, infine, quella di Conference League della Fiorentina continuano a mietere vittime per le italiane. Uscite sconfitte tutte e tre rispettivamente da Manchester City, Siviglia e West Ham, almeno i giallorossi e i Viola devono fare i conti con le decisione della Uefa, soprattutto il tecnico dei capitolini, José Mourinho.
L’Organo disciplinare, etico e di controllo dell’organizzazione del calcio europea presieduta da Aleksander Ceferin, infatti, ha deciso di punire l’allenatore portoghese per gli insulti all’arbitro Anthony Taylor al termine della partita di Budapest con una squalifica di quattro giornate. In pratica, lo Special One, che mai prima del 31 maggio aveva perso l’ultimo atto di una competizione Uefa, non potrà sedersi sulla panchina della Roma per le prime quattro gare di Europa League della prossima stagione della sua squadra, e la motivazione è proprio il fatto che abbia rivolto “un linguaggio offensivo a un ufficiale di gara“.
La stangata, però, nei confronti di Mourinho non è la sola arrivata. Perché sempre a causa della finale della seconda competizione Uefa, i tifosi della Roma non potranno partecipare alla prima trasferta della stagione in Europa perché sono stati accesi fuochi d’artificio, hanno lanciato oggetti e hanno commesso degli atti di danneggiamento e disturbo alla folla. Per lo stesso motivo, inoltre, la società giallorossa sarà costretta a pagare 50mila euro di multa, a cui se ne devono aggiungere altri cinque “per il comportamento scorretto della squadra“. Se non bastasse, l’organizzazione di Nyon ha anche intimato al club “di contattare la Federcalcio ungherese entro 30 giorni per la liquidazione dei danni causati dai suoi tifosi, ovvero per i bidoni rotti, le scatole di carta, i bicchieri e i due sedili rotti“.
Per quanto successo, invece, nella semifinale contro il Bayer Leverkusen, vinta grazie al gol di Edoardo Bove, la Roma dovrà pagare altri 30mila euro di multa e dovrà chiudere parzialmente lo stadio Olimpico per la prima in casa, “che sarà composto da almeno 6.000 posti (3.000 posti nella tribuna nord e 3.000 posti nella tribuna ovest), durante la prossima (1) partita delle competizioni Uefa, per il lancio di oggetti“. I giallorossi, sempre per la gara dell’11 maggio, sono stati multati anche per 32.500 euro per l’accensione di fuochi d’artificio e di 18mila euro per ostruzione di passaggi pubblici.
Anche i tedeschi sono stati puniti, ma per la partita di ritorno. La società, così come la Roma, avrà parte dello stadio chiuso, con solo 5mila posti occupati per la prima gara in casa, e dovrà pagare 30mila euro per i fuochi d’artificio e il lancio di oggetti, altri 8mila per il blocco dei passaggi pubblici, altri 5mila per l’invasione di campo da gioco. Il Bayer Leverkusen ha ricevuto anche un avvertimento per la condotta impropria della sua squadra.
Rimanendo nelle semifinali, ma in questo caso di Conference League, anche i tifosi della Fiorentina – che potrebbero anche non tornare in Europa il prossimo anno, a meno che la Uefa non penalizzi la Juventus sul caso plusvalenze e manovre stipendi estromettendola da tutte le competizioni – non potranno comprare i biglietti per la prossima trasferta della squadra per quanto successo contro il Basilea nella partita di ritorno in Svizzera.
La società viola è stata inoltre punita con una multa da 30mila euro sempre “per l’accensione di fuochi d’artificio, il lancio di oggetti e disturbi della folla” e di 4mila euro “per la condotta impropria della sua squadra“. Per la sfida di andata giocata all’Artemio Franchi, invece, sono stati puniti i tifosi e la società ospite: ai primi sarà vietata la prima trasferta, ai secondi è stata data una multa di 50mila euro.
Nel merito della finale, bloccata per qualche minuto per il lancio di oggetti che hanno causato una ferita al capitano dei Viola, Cristiano Biraghi, a ricevere la stangata è stato il West Ham. La società londinese, infatti, dovrà pagare 50mila euro per questo, e altri 8mila per l’invasione di campo a fine gara, ma i tifosi inglesi non potranno neanche partecipare alle prossime due partite in trasferta (in questo caso di Europa League), “la seconda delle quali è sospesa per un periodo di prova di due anni alla data di questa decisione“, hanno concluso dall’Organo della Uefa.
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