Multe in spiaggia se non si dovesse rispettare un divieto in arrivo su molte spiagge italiane. Ecco di cosa si tratta.
Anche quest’anno sembrerebbero fioccare le multe per i trasgressori di alcune regole che magari non tutti i bagnanti conoscono.
Ogni anno, in questo periodo, sembrerebbero aggiungersi nuove multe per chi frequenta le spiagge italiane. Tra quelle che abbiamo visto avvicendarsi negli anni spiccano, ad esempio, quelle addebitate a chi viola le norme di sicurezza. Ad esempio, il nuoto in zone vietate, l’accesso a zone riservate ai bagnanti durante orari non consentiti, l’uso di attrezzature o dispositivi non autorizzati (come boe o gonfiabili) che possono rappresentare un pericolo per te stesso o per gli altri.
Un altro esempio di multa è quella che punisce chi abbandona rifiuti sulla spiaggia o non rispetta le regole sulla pulizia. È importante mantenere pulita l’area circostante, utilizzare i cestini per la raccolta dei rifiuti e seguire le indicazioni locali per il riciclaggio.
Le nuove multe, però, che stanno facendo storcere il naso a molti bagnanti, arrivano direttamente dalla Sardegna. Vediamo di cosa si tratta.
Nel Comune di Sant’Antioco, in Sardegna, Ignazio Locci, il Sindaco del paese, ha emanato un’ordinanza secondo cui i bagnanti non potranno consumare cibi in spiaggia e farvi pic-nic. L’obbiettivo del sindaco è quello di evitare che possano depositarsi ammassi di rifiuti.
Oltre a non poter mangiare in spiaggia, è fatto divieto anche di fare assembramenti con tende ed ombrelloni. Nemmeno elementi naturali come le pietre, potranno essere utilizzati per poter ancorare i propri ombrelloni. Tale pratica, infatti, viene considerata dal comune particolarmente pericolosa.
Anche se nell’ordinanza si parla di assembramenti e pic-nic, le multe potrebbero punire anche chi consumerà anche un semplice gelato o panino in spiaggia. Il sindaco, però, ha precisato che non è affatto così:
“Il tema è legato al fatto che non vogliamo l’assalto alla spiaggia“.
Insomma, il problema del consumare cibo in spiaggia risiede nelle grandi tavole imbandite che spesso proliferano sulle spiagge italiane. Una pratica che, con le multe, il sindaco vuole dissuadere.
Il problema che ha scosso cittadini e turisti, risiede nel fatto che la legge induce all’errore. Infatti, il sindaco ha detto che se vietare anche di mangiare un panino in spiaggia possa dissuadere dall’imbandire tavoli e fare degli assembramenti, allora ben venga l’applicazione letterale della legge.
Per evitare di pagare multe, però, i turisti chiedono una maggiore chiarezza della legge. Una rettifica che dovrà arrivare presto dal sindaco poiché si è arrivati nel vivo della giornata estiva. L’effetto boomerang è dietro l’angolo: i turisti potrebbero preferire altre spiagge a quelle di Sant’Antioco.
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