I Comuni italiani devono combattere da anni contro l’evasione fiscale, un fatto che si verifica sempre di più per via di cittadini disonesti. Per cercare di stoppare l’evasione, le amministrazioni comunali hanno trovato il modo di fare cassa con una tassazione molto facile che tutti gli automobilisti temono: le multe. E’ quindi pioggia di multe di ogni tipo: si va da quelle classiche che vengono fatte tramite autovelox a quelli che sono direttamente ad opera degli agenti delle forze dell’ordine.
Invece di essere visti come veri strumenti di sicurezza per gli automobilisti (come dovrebbe essere), gli autovelox sono per i Comuni una vera fonte di guadagno, dispositivi che fruttano molto alle casse delle amministrazioni comunali. Un esempio di questo genere lo si può fare nella città di Milano: al giorno, il capoluogo della Lombardia incassa ben € 480.000 solamente grazie all’utilizzo degli autovelox. Ma il Comune non si ferma qui: entro l’anno 2015, sono attesi altri 10 rilevatori di velocità. Inoltre, a Bolzano, ogni cittadino sarebbe multato di € 38 in media. È facile capire quindi quanto siano redditizi questi dispositivi che possono essere fissi o mobili.
Quest’anno introiti sono aumentati di molto rispetto al 2014. Ciò nonostante Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, non sia ancora del tutto soddisfatto. Difficile credergli in quanto nel 2014 il Comune di Subiaco (RM) ha registrato un aumento del 50% di introiti provenienti dalle multe, mentre a Bologna (sempre nel 2013) gli incassi annuali sono aumentati di ben 3 milioni di euro. Ultimo esempio ma non da meno, Cremona ha fatto registrare un aumento di 300.000 euro rispetto all’anno precedente.