Il giovane Antonio Bertoni, 11 anni, aveva un tumore che purtroppo lo ha portato alla morte, dopo una crisi respiratoria quattro anni fa. Ora, tre medici del Bambin Gesù sono stati rinviati a giudizio.
Ha perso la vita a soli 11 anni Antonio Bertoni, un bambino a cui non era stata diagnosticata una particolare forma di tumore, che poi lo ha portato alla fine della sua breve esistenza.
Dopo quattro anni, tre medici dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma sono stati rinviati a giudizio, accusati di non aver diagnosticato in tempo il tumore per salvargli la vita.
Tre medici rinviati a giudizio: non diagnosticarono un tumore a un bambino di 11 anni
Un bambino di 11 anni, Antonio Bertoni, quattro anni fa ha sofferto per una crisi respiratoria mentre si trovava in auto in mezzo al traffico con la mamma a Roma.
In attesa dell’ambulanza, purtroppo il bambino è morto sul posto e dopo, grazie agli accertamenti effettuati all’ospedale dopo il decesso, è stato scoperto che Antonio aveva un linfoma linfoblastico, un tumore che non gli era mai stato diagnosticato.
Eppure, l’undicenne era stato almeno tre volte al pronto soccorso per diversi malesseri, ma i medici non l’hanno mai ricoverato. Così, dopo l’ultima crisi respiratoria, purtroppo Antonio non ce l’ha fatta.
Ora, tre dottori dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma sono stati rinviati a giudizio dalla procura, per mancata diagnosi di tumore nei confronti del bambino.
Le motivazioni della PM per l’accusa dei tre medici
Il caso è seguito dalla Procura della Repubblica di Roma, direttamente dal pubblico ministero Gianfranca Dito che ha ottenuto il rinvio a giudizio.
Chiuse le indagini sul caso di Antonio Bertoni, la pm ha dichiarato che il decesso dell’undicenne è arrivato proprio a causa della negligenza dei dottori, che non hanno ricoverato il paziente a tempo debito.
Il tumore che aveva il bambino ha creato appunto difficoltà respiratorie al giovanissimo Antonio che, purtroppo, non ce l’ha fatta. I sospetti di questa condizione molto grave c’erano tutte e i medici, secondo il pm, avrebbero dovuto accorgersi della situazione.
Infatti, Antonio non è stato sottoposto né a radiografie, né a biopsie specifiche per capire bene cosa lo avesse colpito.