[didascalia fornitore=”altro”]Immagine generica di Slime[/didascalia]
Sono in corso le indagini sulla morte della bambina di 9 anni di Matera deceduta al Bambin Gesù di Roma dopo essere stata colta da infarto. Secondo la prima ricostruzione della Procura, riportata dal Corriere della Sera, la causa potrebbe essere lo Slime fatto in casa con la schiuma da barba, versione casalinga del pongo molto amato dai bambini: potrebbe essere il gioco il motivo della forte presenza di metanolo nel sangue della piccola. Al momento però non c’è nulla di certo. Le indagini vanno avanti per capire se esiste un nesso tra la morte della bimba e i valori alterati del sangue e se la causa è da ricercare nel gioco in sé o in altri elementi. La piccola è deceduta dopo aver avuto due attacchi di cuore, pur senza aver mai sofferto di patologie cardiache: non è escluso che si possa trattare di un’allergia, ma tutto è ancora da chiarire.
Lo Slime, in inglese bava, è una sorta di pongo gelatinoso che può essere anche fatto in casa usando polvere di borace e altri ingredienti, e che sta appassionando grandi e piccini per la facilità con cui può essere creato, usando in alternativa anche la schiuma da barba. Come ogni miscela di diversi componenti chimici, può avvenire la formazione di metanolo, sostanza altamente tossica per l’uomo.
Le analisi tossicologiche sul corpo della piccola hanno rilevato un’alta percentuale di metanolo nel sangue. I pm Maurizio Arcuri e l’aggiunto Nunzia D’Elia, che stanno indagando per omicidio colposo, devono capire se è stato il metanolo la causa del decesso e, nel caso, come vi è entrata in contatto la piccola.
La piccola, di 9 anni, era stata portata in ospedale a Matera lo scorso 7 ottobre in condizioni già disperate ed era stata trasportata d’urgenza al Bambin Gesù di Roma. Qui le sue condizioni sono peggiorate e, pochi giorni dopo, la piccola è deceduta per cause che ancora oggi rimangono un mistero.
La bambina ha sofferto di due attacchi di cuore ma non aveva malattie cardiache: il primo referto autoptico ha mostrato alti livelli di metanolo nel sangue. Ora le indagini sono in corso: si indaga sull’eventualità di qualche malformazione cardiaca non nota o un’allergia non conosciuta, mentre i Carabinieri, su disposizioni della Procura, stanno setacciando l’ambiente casalingo e scolastico in cui ha vissuto la piccola per trovare tracce di un’eventuale contaminazione che possa spiegare la sua morte. Da quanto risulta allo stato attuale delle indagini, i controlli sui fratelli, sugli amici e sui compagni di scuola non avrebbero portato a nulla di strano.
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