Nonostante la tragedia enorme che li ha colpiti, Marco ed Eva – genitori della piccola Leda – hanno trovato la forza di autorizzare l’espianto degli organi, che hanno salvato altre quattro vite.
La piccola è stata ricoverata alla clinica pediatrica di Padova con febbre e rigidità nei movimenti. In appena tre giorni, nonostante gli sforzi del personale medico, è arrivata la diagnosi che non le ha lasciato scampo: meningite batterica. La piccola Leda è morta il primo novembre scorso, ma i suoi organi hanno salvato altri quattro bambini, due nel Torinese, gli altri due nel Padovano.
È nata il 20 maggio scorso, e quel piccolo cigno – come amavano chiamarla i suoi genitori, Marco ed Eva – ha portato con sé una carica di amore e sorrisi che saranno impossibili da dimenticare. Cinque mesi bellissimi, fino a quando, il 27 ottobre scorso, la piccola Leda non ha iniziato a mostrare i primi segnali di un malessere che l’ha portata via nel giro di qualche giorno. La bambina ha iniziato ad avere febbre, un po’ di tosse e rigidità nei movimenti, così mamma e papà non ci hanno pensato due volte e l’hanno portata alla clinica pediatrica di Padova. Dopo le prime cure per una sospetta bronchiolite, è arrivata la diagnosi, che non le ha lasciato scampo: la piccola Leda è stata colpita da una meningite batterica.
Un’infezione che in pochi giorni ha raggiunto le parti vitali, lasciando ben poco spazio alla speranza. Il 31 ottobre i medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale, e il giorno seguente la piccola è morta.
Nonostante l’inferno vissuto e il dolore, i genitori della piccola hanno autorizzato l’espianto degli organi. Grazie a questo infinito atto d’amore, due bambini nel Padovano e due nel Torinese continueranno a vivere la vita che alla piccola è stata portata via così precocemente.
“Siamo fieri e orgogliosi di aver vissuto in compagnia della nostra Leda, che è stata in grado di fare ciò che in una vita noi non riusciremo mai a compiere. È venuta veramente a questo mondo per dare la vita a noi tutti”
ha scritto papà Marco.
La piccola Leda continuerà a vivere nei bambini che hanno ricevuto i suoi organi e nel cuore della sua famiglia, che non potrà mai dimenticare l’amore che il piccolo cigno – come amavano chiamarla mamma e papà – ha portato su questa Terra.
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