[didascalia fornitore=”ansa”]Equipe medica dell’ospedale Brotzu di Cagliari – foto repertorio[/didascalia]
La magistratura indaga su quanto accaduto a Davide Colizzi, 49enne di Maracalogonis, morto lo scorso 24 maggio dopo essere stato sottoposto a un’operazione chirurgica al cuore all’ospedale Brotzu di Cagliari. A far scaturire l’ipotesi che il decesso sia avvenuto per negligenze dello staff medico una lettera anonima arrivata alla famiglia, ma su carta intestata dell’azienda ospedaliera. Lettera che parlava chiaro. Si rivelava un guasto dell’apparecchiatura durante l’intervento.
Per la precisione il malfunzionamento della macchina per la circolazione extracorporea del sangue. Un macchinario che avrebbe dovuto tenere in vita il paziente durante l’intervento al cuore. Il suo potenziale guasto potrebbe invece aver causato gravi scompensi cerebrali, lasciando il cervello di Colizzi senza ossigeno. Gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza anche in seguito alle sollecitazioni dei famigliari di Colizzi che nei giorni scorsi, ancor prima di fare esposto alla magistratura, avevano ricevuto quella missiva che intensificava il giallo. La pm Rossana Allieri, a poche ore dalla cremazione, ha sospeso la procedura e disposto l’autopsia. Forse l’unica in grado di dire qualcosa in più sull’accaduto.
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