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Murales e graffiti diventano green. La nuova moda street art che è possibile ammirare in sempre più città vede infatti opere realizzate in connubio con alberi, piante, macchie verdi che fanno capolino nel cemento, tra i recinti, le fessure dei muri. A cimentarsi in queste singolari opere, di cui potete ammirare qualche esempio nella nostra fotogallery, sono tanto artisti di ormai acclarata fama nell’ambiente come David Zinn, o il misterioso e geniale Banksy, quanto semplici sconosciuti, che hanno intuito le potenzialità di sfruttare come parte dell’opera stessa gli angoli verde che si affacciano accanto alle ‘pareti’ utilizzate dai graffitari.
E così nascono queste curiose installazioni tridimensionali, che vedono faccioni la cui folta capigliatura afro viene sostituita dalle foglie degli alberi, cespugli irriverenti che diventano il pube di una ragazza, uccelli tra i rami che imbeccano i propri piccoli, bambini e persone che interagiscono con le piante stesse. Sembra proprio che i migliori esempi contemporanei di street art seguano questa tendenza, segnalandosi per originalità e spirito di intraprendenza, in cui non fa difetto anche un buon senso dell’umorismo, nella scelta dei soggetti e nella realizzazione che prevede le piante non come semplice ornamento, ma come parte fondamentale ed imprescindibile dell’opera stessa.
Questo nuovo modo di concepire l’arte di strada potrebbe favorire un miglioramento delle condizioni delle periferie: se è vero che in alcune città del mondo, più negli Stati Uniti ad esempio che non da noi, dove la street art è vista ancora con sospetto (non sempre a torto, se pensiamo a come sono ridotti i monumenti italiani), questo tipo di espressione artistica viene promossa ed incentivata al fine di combattere il degrado delle zone fuori dal centro, chissà che questo nuovo filone non possa spingere a mettere qualche albero in più nelle periferie, soffocate dal cemento. Non solo sarebbero più belle ed accoglienti, ma qualche futuro Banksy potrebbe tirarci fuori un capolavoro.