Durante la giornata di oggi, il Senato ha approvato con voto unanime l’istituzione del museo della Shoah a Roma. Prima del via libera definitivo il testo dovrà essere vagliato dalla camera.
Il Senato ha dato il via libera all’istituzione della struttura del museo della Shoah nella capitale, con ben 157 voti favorevoli. Ora, prima dell’okay definitivo, il testo passerà alla Camera per l’ultimo esame.
Il Senato ha dato il via libera, con 157 voti, all’istituzione del museo della Shoah all’interno della capitale. Già a marzo di quest’anno il progetto era stato approvato dal Consiglio dei Ministri, con il forte sostegno del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
L’approvazione arriva dopo ben 20 anni in cui si discute della volontà di dar vita al progetto.
Prima dell’approvazione definitiva, il testo dovrà essere esaminato dalla Camera. Oggi, in aula, era presente anche il ministro Sangiuliano.
Non è stato specificato ancora il luogo in cui verrà istituita la struttura. In ogni caso, a marzo era stato proposto un progetto di Luca Zevi, il quale aveva previsto la costruzione in un’area di Villa Torlonia, in via Nomentana.
“Il museo della Shoah è presente in tutte le grandi capitali d’Europa e mi sembrava doveroso che si realizzasse anche nel nostro Paese”.
Ha affermato Sangiuliano dopo che il progetto venne varato in Consiglio dei Ministri. Aggiungendo che per cominciare erano stati stanziati circa 10 milioni di euro.
Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha voluto espressamente ringraziare il Governo e il Ministro della Cultura per questa decisione.
Il processo di approvazione del museo della Shoah a Roma è stato molto lungo e controverso.
Il primo progetto nacque nel 1977, ma solo nel 2005 Walter Veltroni annunciò la concreta volontà di dare inizio ai lavori, identificando come area la parte di Villa Torlonia adiacente all’ex residenza di Benito Mussolini.
Nel 2013, poi, il governo diede il via alla gara d’appalto, a cui parteciparono circa 24 società.
Nel 2014, invece, si inizia a discutere di spostare il progetto all’Eur, per poi riottenere nuovamente un cambio di rotta nel 2015, confermando Villa Torlonia.
La procedura viene rallentata da una serie di ricorsi nel 2016, ma la sindaca Virginia Raggi rassicurò che il progetto sarebbe stato portato a termine.
Dopo diverse peripezie, nel 2021, viene avviato il cantiere. Tutto questo fino all’approvazione ufficiale da parte del Senato avvenuta durante la giornata di oggi.
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