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Riapre il 25 ottobre il Museo di Picasso a Parigi. Una bella notizia per tutti gli appassionati del pittore e dell’arte in genere, visto che il museo è stato chiuso per cinque anni per lavori di ristrutturazione e ampliamento, lavori che sono stati ulteriormente rallentati a causa di ostacoli burocratici e licenziamenti, senza dimenticare l’allontanamento di Anne Baldassari, ex direttrice che avrebbe ritardato i restauri a dismisura e fatto lievitare i prezzi degli interventi. Polemiche archiviate: il 25 ottobre si riparte (quasi) da zero.
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Quattrocento opere di Pablo Picasso, distribuite in 3.700 metri quadrati: il Museo di Picasso, nel quartiere Le Marais di Parigi, riapre al pubblico dopo cinque anni: secondo Laurent Le Bon, presidente dell’istituzione al posto della succitata Baldassari, si tratterà di un’occasione unica per i visitatori che potranno avere a disposizione un “panorama della vita e delle opere di Pablo Picasso“. Per ristrutturare il museo, che è sotto la supervisione del governo, sono stati spesi circa 41 milioni di dollari – ma c’è chi dice anche 52.
Obiettivo, raddoppiare i visitatori, anche grazie ad una serie di collaborazioni che Le Bon ha siglato con altri enti: dal Museo di Picasso partirà il più grande prestito in sculture mai fatto prima d’ora, per una mostra speciale al MoMA di New York che tornerà a Parigi solo nella primavera del 2016, e in versione limitata. E poi si apriranno le porte per un’esposizione al Museo del Quai Branly, dedicata a Picasso e al tema del primitivismo, un’altra con l’Orsay sui periodi rosa e blu, e probabilmente anche con il Centre Pompidou, ancora da perfezionare.
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Per lo stretto futuro, prevista una mostra con 400 dipinti e statue sui cinque piani ora disponibili nel museo, confrontando anche l’opera di Picasso con i colleghi Matisse e Cézanne: anche per questo il 25 ottobre, mai così vicino, ci pare sempre troppo lontano.